(Prensa Latina) L’attuale presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, Miguel D’Escoto, in visita a Cuba, si è mostrato convinto che il governo del presidente statunitense, Barack Obama, può fare molto di più per risolvere la crisi in Honduras, dopo il golpe di Stato che ha espulso dal governo Manuel Zelaya. “Io ho molto rispetto, ho molto affetto, io chiedo a Dio che incoraggi e dia forza al presidente Obama, ma sono convinto che gli USA non stanno facendo tutto quello che dovrebbero e potrebbero fare nel caso dell’Honduras”, ha affermato D'Escoto, considerando al contrario che ogni giorno diventa sempre più difficile credere che gli Stati Uniti non siano stati i propulsori del golpe, in qualche modo. Il presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha considerato che l’Honduras non è oramai lo stesso Honduras, non si farà ingannare tanto facilmente, come conseguenza dell'azione di questi golpisti e che il popolo honduregno si sta rendendo conto di chi realmente e che cosa rappresenta la destra. “La destra in tutti i nostri paesi è sempre antidemocratica, è sempre golpista. Ogni volta che potranno, lo faranno. È sempre disfattista, è sempre antipopolo”, ha aggiunto. D'Escoto, che rimarrà fino a sabato a Cuba, si è riunito coi famigliari dei Cinque eroi cubani, imprigionati da più di una decade negli Stati Uniti per combattere il terrorismo. D'Escoto ha considerato che i Cinque sono stati ingiustamente ed arbitrariamente imprigionati, ed ha sollecitato Obama a metterli in libertà immediatamente. “Il presidente Obama negli Stati Uniti ha vinto le elezioni con una promessa di cambiamento, e soprattutto era una promessa di cambiamento credibile”. “Vogliamo che tutto ciò si possa vedere concretamente nel caso dei Cinque eroi cubani”, ha concluso. Ida Garberi
Miguel D’Escoto: dietro il golpe in Honduras c’è la mano lunga dell’impero
(Prensa Latina) L’attuale presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, Miguel D’Escoto, in visita a Cuba, si è mostrato convinto che il governo del presidente statunitense, Barack Obama, può fare molto di più per risolvere la crisi in Honduras, dopo il golpe di Stato che ha espulso dal governo Manuel Zelaya. “Io ho molto rispetto, ho molto affetto, io chiedo a Dio che incoraggi e dia forza al presidente Obama, ma sono convinto che gli USA non stanno facendo tutto quello che dovrebbero e potrebbero fare nel caso dell’Honduras”, ha affermato D'Escoto, considerando al contrario che ogni giorno diventa sempre più difficile credere che gli Stati Uniti non siano stati i propulsori del golpe, in qualche modo. Il presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha considerato che l’Honduras non è oramai lo stesso Honduras, non si farà ingannare tanto facilmente, come conseguenza dell'azione di questi golpisti e che il popolo honduregno si sta rendendo conto di chi realmente e che cosa rappresenta la destra. “La destra in tutti i nostri paesi è sempre antidemocratica, è sempre golpista. Ogni volta che potranno, lo faranno. È sempre disfattista, è sempre antipopolo”, ha aggiunto. D'Escoto, che rimarrà fino a sabato a Cuba, si è riunito coi famigliari dei Cinque eroi cubani, imprigionati da più di una decade negli Stati Uniti per combattere il terrorismo. D'Escoto ha considerato che i Cinque sono stati ingiustamente ed arbitrariamente imprigionati, ed ha sollecitato Obama a metterli in libertà immediatamente. “Il presidente Obama negli Stati Uniti ha vinto le elezioni con una promessa di cambiamento, e soprattutto era una promessa di cambiamento credibile”. “Vogliamo che tutto ciò si possa vedere concretamente nel caso dei Cinque eroi cubani”, ha concluso. Ida Garberi