NoGolpeHonduras

Resistenza honduregna respinge le elezioni sotto il golpe di stato


Tegucigalpa, 27 ago (Prensa Latina) Il Fronte Nazionale contro il golpe di Stato dell’Honduras ha respinto la celebrazione delle elezioni del prossimo 29 novembre sotto le condizioni d'un governo de facto.  Le elezioni generali senza restituzione dell'ordine costituzionale sarebbero la legalizzazione della violenza militare contro lo Stato, pertanto, inaccettabili, precisa questa alleanza di forze popolari, in un comunicato.  In questo senso, ha deciso di ignorare la campagna, il processo ed i risultati dei comizi se non viene restituito l'ordine costituzionale e reinstallato il presidente legittimo, Manuel Zelaya.  Esorta l’Unione Democratica, i candidati indipendenti ed i non golpisti dei partiti Liberale ed Innovazione ed Unità Socialdemocratica, “ad assumere una posizione politica coerente con la decisione del Fronte”.  Condanna la militarizzazione del processo elettorale da parte dell’esercito e della polizia golpista.  La loro presenza armata introduce un elemento addizionale di violenza politica sostenitrice e, anche, appoggia le condizioni di esclusione, oscurità e repressione a danno delle persone partecipanti.  Il Fronte conferma l’appello per l'installazione diretta di una Assemblea Nazionale Costituente, popolare, partecipativa, accogliente e democratica.  In una conferenza stampa in piena strada, il segretario generale della Federazione Unitaria dei Lavoratori, Israel Salinas, ha sottolineato che i comizi sotto il governo de facto non saranno né trasparenti né onesti.  Ha aggiunto che il Fronte, una vasta alleanza di organizzazioni popolari e partiti progressisti, non ha preso la decisione di boicottare la campagna elettorale.  Ha osservato che il rifiuto popolare verso coloro che hanno cominciato delle attività di proselitismo è una decisione delle stesse comunità dove si sono presentati.  Il più colpito da queste azioni della popolazione è l'aspirante presidenziale del Partito Liberale, Elvin Santos, che è stato ricevuto con uova e pomodori marci dagli honduregni che l'accusano di golpista.  Il presidente del governo de facto, Roberto Micheletti, ha detto martedì scorso che i comizi saranno realizzati con l'approvazione o no della comunità internazionale, respingendo una soluzione negoziata alla crisi nazionale.  Ig/rlFonte: Prensa Latina