il piccolo popolo

Una serata sotto la luna di marzo


Voglio raccontare di una bellissima esperienza che ho avuto la fortuna di fare in questi ultimi anni.Immaginate un lago,la notte scura e solitaria,salvo quando qualche macchina che illumina con i fari la strada che costeggia l'acqua,da un lato il bosco con i suoi rumori,sopra di noi il cielo e le stelle,la notte non è fredda,soffia un venticello fresco che muove le ultime foglie secche,cammino per la strada davanti a la macchina di un socio lac, come piccole pietre i rospi alla luce si immobilizzano,in fretta mi avvicino ,li prendo con delicatezza e li metto nel secchio predisposto con erba e foglie,sono freddi ma non viscosi ne gelatinosi come molti pensano.Hanno una reazione di paura e mi bagnano la mano,prima che arrivino altre macchine e li schiaccino sotto le ruote continuo il mio lavoro di raccolta.la luna splende nel cielo,il rumore di mille piccole gole riempie l'aria.Forse alle nostre orecchie non è Beethoven ma una sinfonia più semplice e più grandiosa,il canto della vita!Le femmine sono poche è più grandi ,i maschi(sempre aprofittatori) le abbracciano con le zampette anteriori e sulle loro spalle si fanno trasportare verso l'acqua,verso le nozze nascoste tra i giunchi e le onde,ormai il mio secchio è pieno si sente un gran cantare e arranpicare,poco a poco,uno a uno li trasporto nelle aperture tra le berriere al lato della strada.Queste barriere artificiali permettono loro di non essere uccisi e atraversare la strada sotto il manto stradale,ma dovuto alla scarsità di soldi e di sensibilità da parte degli amministratori locali sono poche è non coprono molti km.Noi con il nostro lavoro salviamo gli anfibi dove le barriere sono rotte o non esistono.Sono notti speciali,vediamo i ricci,i rapaci notturni e sentiamo il popolo della notte che si sveglia e caccia,un esperienza in contatto con un lato della natura che non sospettiamo che esista così ricca e bellaHo visto scene di gelosìa tra i rospi,paura e desorientamento quando li cambiamo di posto,ho visto la crudeltà degli umani che accellerano per ucciderli e ridono di noi sotto la pioggia battente,è ho visto la caparbità della vita seguire il suo sentiero verso il futuro nella diminuta figura degli umili rospi.A loro che non mi conosceranno mai e che giustamente se ne infischiano di me,va tutto il mio riconoscimento.Mi permettono primavera dopo primavera mantenere la speranza .....