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DAL BLOG DI LULLY

Post n°55 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da fabio.1971

IV Giornata contro la pena di morte

Colgo l'appello di Nacho per lasciare un pensiero in occasione della IV Giornata contro la pena di morte.
Il tema di quest'anno è il fallimento della giustizia rappresentato dalle esecuzioni.

Credo che chiunque dotato di razionalità e di capacità logiche normali comprenda che la pena di morte è prima di tutto un fallimento per i governi dei paesi che la applicano. E' una sorta di abdicazione alla possibilità di regolare la giustizia in maniera equa ma soprattutto efficace. E' un mostrarsi uguali a coloro che si vuol punire. Anzi. E' un mostrarsi peggiore di chi si vuol punire. Perchè un governo che decide di togliere la vita ad un cittadino ha minori giustificazioni del cittadino che ha sbagliato, avendo (uno Stato) gli strumenti per operare in maniera diversa.

Ci sono crimini che ci fanno orrore, che evocano nelle persone "per bene" il male assoluto. I pedofili, gli stupratori sono un esempio. Di fronte a certi racconti a chi non è venuto in mente che qualunque punizione sarebbe stata troppo blanda per quei mostri e che solo la morte (inflitta possibilmente in maniera dolorosa) sarebbe stata la "giusta" punizione.
Ma noi comuni cittadini, pieni di emozioni e di sentimenti contraddittori, possiamo anche permetterci di pensarlo. Tanto oltre non andiamo.
Ma un governo non lo dovrebbe neppure ipotizzare perchè nel momento stesso in cui lo fa (vedi il caso della Polonia e del Perù) ha già fallito.

Esiste un diritto inalienabile, che NESSUNO può toglierci: il diritto alla vita. Unico, non restituibile, il diritto alla vita non può esserci tolto anche perchè non ci può essere restituito. E di fronte ad un errore giudiziario? Sia bene inteso, la pena di morte va abolita senza se e senza ma, inpendentemente dall'innocenza o dalla colpevolezza del soggetto. Ma l'ipotesi dell'errore giudiziario (sempre alle porte in certi stati e con i cittadini di serie B) ci fa comprendere come la morte sia una via dalla quale non si può tornare indietro. La vita non è l'unico diritto importante; è importante anche il diritto alla libertà, ma quello è barattabile. Io Stato baratto il tuo diritto alla libertà con la sicurezza degli altri membri della comunità.

Per questo, oltre a chiedere a tutti i blogger di scrivere anche solo un pensiero in occasione di questa giornata, invito, chi vuole fare qualcosa di concreto per lottare contro questa orrenda barbarie,a firmare la petizione al seguente indirizzo:

http://www.abolition.fr/ecpm/french/petitionscoalitiongb.php?ref=23

Un mondo migliore sarà quello nel quale lo Stato sarà migliore di noi.

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