De Gennaro Ministro? Siamo rovinati!Maggio 3, 2008 di
codisam L’ex capo della polizia De Gennaro potrebbe cambiare incarico, ma senza voltare le spalle all’immondizia campana. Anzi. Diventerebbe ministro, con delega alla crisi rifiuti che avviluppa la Campania e minaccia altre regioni.
Mentre Napoli e la sua provincia continuano a riempirsi di cumuli maleodoranti (siamo a quota 1400 tonnellate sulle strade) e resta altissima la tensione, l’ultima indiscrezione romana indica De Gennaro candidato ad un posto di rilievo a Palazzo Chigi.Due le ipotesi per l’attuale commissario: sottosegretario incaricato dell’”Obiettivo rifiuti zero” su scala nazionale; oppure titolare del ministero del Mezzogiorno, con specifica delega all’emergenza. Una nomina che incrocerebbe più sfide, compresa quella di confermare un mandato così centrale per l’immagine del nuovo governo nelle mani di una personalità ritenuta autorevole e bipartisan, nominata dal precedente premier. De Gennaro gestirebbe, stavolta (???)con pienezza di poteri politici, la crisi che rischia di travolgere la Campania alla vigilia dell’estate, ma anche di correggere situazioni di stallo che insidiano da tempo Sicilia ed altre aree del sud. Un’ipotesi su cui trapela il secco no comment dal secondo piano di Palazzo Salerno, dove il commissario si è insediato l’8 gennaio. Ma su cui si esprime favorevolmente la parlamentare del Pdl, lei stessa in odore di ministero, Mara Carfagna, supporter di De Gennaro dalla prima ora. «Non intendo entrare nel merito dell’indiscrezione - spiega la Carfagna a Repubblica - ma non ho difficoltà a dire che secondo me sarebbe una scelta azzeccatissima, e ne sarei felice come cittadina campana».Per la Carfagna, «De Gennaro è un uomo di grandi capacità, un prefetto la cui storia parla chiaro, da gennaio ad oggi ha svolto un lavoro durissimo». Ma se questa fatica «non ha dato tutti i risultati sperati - ammette la parlamentare salernitana - è perché egli non poteva disporre dei necessari poteri politici che consentono di essere conseguenti nelle scelte adottate per l’interesse della collettività. Anzi, gli è mancato totalmente l’appoggio delle comunità locali, dei vari amministratori e persino quello del governo centrale, al di là di una investura ufficiale alla quale non si riusciva neanche ad assicurare adeguati finanziamenti. La Campania ha bisogno di tornare a ossigenarsi: De Gennaro investito di pieni poteri sarebbe, amesso che la voce sia fondata, un nuovo inizio». Eppure, deputato Carfagna, la cronaca più recente racconta che tanti esponenti del Pdl, dai parlamentari ai consiglieri comunali, si sono opposti alle scelte del commissario, ultimo caso Chiaiano. «Lo so, e questo richiama tutti ad un assoluto senso di responsabilità. Quello che si è verificato finora è contro ogni senso dello Stato. Ora bisogna agire, ovvio che debba farlo una personalità di spessore». Aspettando le prossime mosse del premier in pectore e dell’attuale supercommissario, restano due certezze. La minaccia di una nuova crisi, innanzitutto. Con il pacchetto dei treni speciali per la Germania ancora bloccato, con la chiusura del Cdr di Casalduni e il sito di Ferrandelle giunto all’apertura di una quarta piattaforma, Napoli ed altri comuni vedono ridotte le possibilità di sversare l’immondizia di ogni giorno. Secondo: Berlusconi sarà a Napoli tra poche settimane. Al Grande hotel Vesuvio lo staff del Cavaliere avrebbe prenotato un bel numero di camere e suites - per il primo Consiglio dei Ministri a Napoli - dal 22 maggio. Al Vesuvio De Gennaro “abita” già. E qualcuno nota che da ieri, sul sito del Commissariato, è sparita la finestra con il « - 18 giorni» per la fine del suo mandato.(Fonte: Repubblica)