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Post N° 68


Nel pieno dell'emergenza Napoli, "Gomorra" conquista l'Europa In Campania, si sa, l'emergenza è infinita. Con la camorra che continua a fare soldi coi suoi traffici, la sua violenza. Coi rifiuti urbani che marciscono nelle strade di Napoli e provincia, e con quelli tossici tuttora nascosti nelle cave del casertano. Eppure, proprio nel pieno dell'ennesimo allarme sociale, il romanzo e il film che raccontano, senza sconti, questo inferno contemporaneo ottengono un clamoroso successo: Gomorra versione libro è in cima alle classifiche, forte di oltre un milione e 200 mila copie vendute; mentre la versione cinematografica, diretta da Matteo Garrone, del libro di Roberto Saviano, fa boom al botteghino di casa nostra. Conquistando anche la platea del Festival di Cannes e la stampa internazionale. FOTO: GLI ELOGI DELLA STAMPA ESTERA
Insomma, un doppio binario - la terribile realtà da un lato, la rappresentazione e la denuncia di quella realtà dall'altro - che inevitabilmente fa riflettere. E che poggia su dati incontestabili. A cominciare dall'exploit al boxoffice della pellicola: uscita venerdì scorso in 400 copie (quasi la metà in territorio campano), grazie alla 01 distribution, si è rivelata la più vista. Malgrado la concorrenza di tanti film ben più commerciali, siano essi kolossal come Iron Man o giovanilistici come Ultimi della classe. Eppure Gomorra, almeno nel fine settimana appena trascorso, batte tutti: quasi due milioni di euro incassati, e soprattutto - questo forse il dato più interessante, per gli analisti del botteghino - la più alta media per copia (4.442 euro). E allora, per ricordare un successo di critica e di pubblico così clamorosi, nell'ambito del made in Italy, bisogna forse andare molto più indietro, alla Vita è bella, che nei cinema italiani incassò in tutto 7 milioni e 200 mila euro. Ma, anche in questo caso, il paragone non è perfetto: per quanto tragico, per quanto ambientato in un lager, il film di Benigni ha anche un valore consolatorio, salvifico. Al contrario dell'universo violento e senza speranza raccontato da Garrone.
Dalla Croisette, dove Gomorra è stato presentato, arriva una pioggia di critiche entusiastiche. Che seguono gli applausi convinti, scroscianti, registrati al termine delle proiezioni. I più entusiasti sono i padroni di casa, i francesi: Oltralpe, del resto, anche il libro di Saviano ha ottenuto grande successo. Ma questa mattina le lodi sono tutte per l'opera di Garrone: un film "formidabile", scrive ad esempio Le Monde. Elogi anche da Le Parisien: "Quando sarà il momento dei premi bisognerà fare i conti con l'Italia che ci offre un bel momento di cinema, nervoso senza essere disordinato e sempre sotto tensione". E da Le Figaro: "Un pamphlet solido ed efficace". Ma ancora più entusiasta è il quotidiano della Costa Azzurra, Nice Matin, che oggi titola: "Una palma d'oro italiana?". "Il festival 2008 ha trovato - si legge nell'articolo - un primo favorito per il palmares". Dalla Francia ai paesi anglofoni, le lodi non si fermano. Ad esempio il critico di Variety scrive che "l'elemento più efficace del film è la maniera in cui coniuga il versante fiction con uno stile documentario freddo, molto lontano dalle immagini di sporcizia e putrefazione che Saviano utilizza per comunicare il suo disgusto". Anche l'inglese Screen International pubblica una recensione tutta positiva, parlando di quello che il critico definisce "probabilmente il più autentico e distaccato mafia movie mai giunto dall'Italia: un film coraggioso, tagliente e straziante". E, c'è da scommetterci, molti degli spettatori di casa nostra che hanno già visto la pellicola non potranno che essere daccordo.
Intanto Saviano resta sempre sotto scorta, mantre a una giornalista di "Liberazione" dichiara: "Questi sono giorni caldissimi dalle mie parti. Perchè anche se l'informazione tace, si sta concludendo in queste stesse ore uno dei più grandi processi di mafia degli ultimi trent'anni. Nel silenzio generale continuano a venire uccisi uomini scomodi, bruciate fabbriche, minacciate famiglie. Io non mi sento una persona eccezionale, perchè come me, sotto minaccia di morte per il loro coraggio, vivono centinaia di persone tutti i giorni. Ed è a loro che in questo momento va il mio pensiero".