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Post N° 72


Apre il negozio che compra rifiuti
Si inaugura oggi il primo negozio in Italia che compra rifiuti. Si trova a Moncalieri, una cittadina vicinoa Torino. Sarà un piccolo locale dove portare bottiglie di plastica, carta , alluminio e ferro puliti. I materiali saranno pesati e in base al peso pagati ai cittadini. "Li valuteremo secondo i prezzi di mercato- ha spiegato Paolo Airaldi, ideatore del progetto- quindi 4 centesimi al chilo per la carta, 40 centesimi per l'alluminio e 17 per il ferro". I rifiuti recuperati finranno poi nella filiera per il riciclaggio. "Per noi era un modo per far risparmiare le fascie più povere grazie alla rivendita dei loro rifiuti, eppure abbiamo riscontrato un enorme interesse e ora ci stanno chiamando da tutta Italia."
Ma come è nata l'idea?"Abbiamo importato un'esperienza che conta molti adepti in Svizzera, Germania e Stati Uniti, dove l'acquisto della differenziata dai cittadini si fa da anni. Poi ho sfruttato la mia esperienza come recuperatore di rifiuti industriali." Airaldi è infatti proprietario della Recoplastica, un'azienda che si occupa appunto del recupero dei rifiuti. All'interno del piccolo negozio solo arredamento in matreriale riciclato: i bicchieri di plastica sono tappetini per il mouse e alle pareti disegni di bottiglie e imballaggi.
PRIMA REGOLA: RIUTILIZZAREIl ciclo virtuoso dei rifiuti grazie ai consorzi di filiera manda vanti 3 mila imprese in Italia. Ma la buona gestione dei rifiuti riguarda tutti: la prima regola è il RIUTILIZZO e un'idea per guadagnarci qualcosa è rivendere le cose.Due esempi di Marchi  che fanno il tifo per il pianeta Terra
Ogni giorno, in tutto il mondo, molti alberi vengono abbattuti per produrre carta. La principale materia prima per la fabbricazione della carta è infatti uno dei più importanti componenti del legno degli alberi: la cellulosa. Una caratteristica fondamentale delle fibre di cellulosa è comunque quella di poter essere sottoposte a ripetuti utilizzi, cioè, un foglio di carta, una volta usato, può essere riciclato per produrre nuova carta. C'è però un problema: mentre un blocco notes, un libro, un quaderno o una rivista, possono essere tranquillamente riciclati dopo l'uso per produrre nuova carta; altrettanto non è possibile fare con i prodotti "usa e getta" come la carta casa, la carta igienica, i tovaglioli ed i fazzoletti in carta. Quindi, per tutti i prodotti "usa e getta" è sicuramente più logico, o meglio eco-logico, scegliere solo quelli fatti con carta riciclata, evitando così di sprecare fibre di cellulosa provenienti direttamente dagli alberi per realizzare della carta che comunque non sarà mai più recuperabile. Tutti i prodotti Grazie EcoLucart sono infatti realizzati con il 100% di carta riciclata selezionata, quindi senza abbattere alberi. Il processo produttivo ha un ridotto impatto ambientale e non prevede l'impiego di sostanze nocive per l'uomo e per l'ambiente.In più alcuni prodotti della linea sono confezionati in MaterBi, un materiale biodegradabile a base di amido di mais che può essere utilizzato come contenitore dei rifiuti organici nella raccolta differenziata.
Lush, noto brand di cosmetici, che ha fatto della lotta al packaging il suo cavallo da battaglia. Denise Cumella, responsabile della comunicazione in Europa, afferma:"Flaconi, cartoncini, scatole,pellicole trasparenti, etichette, sono pensati per rendere i cosmetici ancora più speciali e gratificanti. Ma ne abbiamo veramente bisogno?" Più della metà dei prodotto Lush sono venduti "nudi", gli altri con un imballaggio ridotto al minimo e reciclabile. Nella confezioni di saponi che ho comprato di recente c'è una simpatica scritta sull cartoncino della confezione "Popcorn packaging, pop in the compost not in your mouth"!
Dal 2002 al 2006 gli imballaggi hanno segnato un + 8%. In Italia le confezioni dei beni di consumo rappresentano una quantità impressionante: ogni anno ne vengono buttate 12 milioni di tonnellate, che rappresentano il 30% del totale dei rifiuti solidi urbani.Una alternativa a questa situazione viene sempre da Lush. Lo shampo solido: un panetto da 55 grammi che dura quanto tre flaconi di detergente liquido, evitando lo spreco di altrettante bottigliette. E' anche più leggero da trasportare ed impilare. Un camion di shampo solido contiene prodotto per 800 mila lavaggi, come 15 camion di quello classico in bottiglia.