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S. Arcangelo Trimonte, parla ex sindaco: sono stato lasciato solo dalla mia stessa maggioranza


  L’ormai ex sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, Aldo Giangregorio, ha scritto una lettera aperta ai cittadini dopo le dimissioni di otto consiglieri di maggioranza che hanno portato alla nomina di un commissario prefettizio e al conseguente scioglimento del Consiglio Comunale. L’ex fascia tricolore ha ricordato i principali passaggi che hanno portato allo stallo di queste ultime ore. Giangregorio ha parlato anche del suo disagio rispetto agli atteggiamenti della compagine che lo aveva sostenuto in campagna elettorale. Di seguito pubblichiamo la nota pervenutaci in redazione.“In questi anni di Amministrazione, forse sbagliando, ma nel rispetto della maggioranza che mi ha sostenuto non ho fatto spesso ricorso al dialogo diretto con tutti voi, donne e uomini di Sant’Arcangelo Trimonte. Ma in queste ore difficili, che precedono lo scioglimento anticipato   del Consiglio Comunale, sento indispensabile comunicare direttamente con voi, sento di dover levare alta la voce dell’indignazione di chi, pur tra mille difficoltà, inesperienze ed errori ha sempre cercato di anteporre gli interessi della collettività ai propri interessi personali. Nei giorni scorsi prendendo atto del fatto che si era incrinato il rapporto di fiducia tra me e la maggioranza che mi sosteneva, in seguito a poco qualificanti episodi, tra cui spiccano alcune riunioni di maggioranza tenute in mia assenza, ho deciso di ritirare le deleghe degli assessori e di azzerare la Giunta Comunale. Sono sempre rimasto aperto al dialogo, pronto ad ascoltare e a discutere con la dovuta tranquillità tutte le problematiche anche quando mi sono reso pienamente disponibile a trovare un punto di incontro con la maggioranza mediante un invito a casa mia al quale tutti, salvo alcune dovute eccezioni, hanno, educatamente!!!, disertato senza addurre alcuna spiegazione e con una evidente mancanza di rispetto per la mia persona considerato che, come più volte ho spiegato, il problema riguardava soltanto il rapporto con l’ex vice sindaco.Il mio atto di buon senso e non certo di orgoglio, per quanto sofferto, aveva come scopo quello di dare una svolta alla esperienza amministrativa fin qui protratta ed effettuare in Consiglio Comunale una verifica di maggioranza. Lo stato di malessere politico di un sindaco non è certo cosa che matura in pochi mesi e certe decisioni di particolare gravità sono sempre ben meditate. Il malessere della mia esperienza da primo cittadino di Sant’Arcangelo Trimonte ha una comune origine con quello che ritengo essere il principale ostacolo a un funzionamento corretto e sentitamente democratico della macchina amministrativa. Il percorso che ha portato alla realizzazione della discarica di Contrada Nocecchia, l’assoluta indifferenza nei confronti dei giovani e del loro futuro, la solitudine nella quale sono stato lasciato, sono le vere e più profonde ragioni di un mio allontanamento dalla maggioranza che mi ha sostenuto.Ma più di tutto, in questo momento, pesa il fatto che, nelle scorse settimane, avrei potuto prendere atto di quanto fin qui detto e rassegnare le dimissioni, ho invece preferito, sapendo le difficoltà che avrebbe prodotto lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, azzerare la giunta e provare a ridare parola al Consiglio Comunale, organo in questi anni spesso mortificato ed espropriato delle sue prerogative e funzioni. Il tentativo di riportare al centro un’idea sana di politica, fondata sul dialogo istituzionale e sul fondamentale dialogo con i cittadini è stata vanificata, ieri, dalle dimissioni in blocco dei consiglieri di maggioranza, dimissioni che di fatto determinano la caduta del sindaco, lo scioglimento del consiglio comunale ed il commissariamento del Comune. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità!!! La mia più grande responsabilità è quella di essermi fatto allontanare dalla gente. Ringrazio tutti coloro, cittadini e amici che in questi giorni e in queste ore difficili mi hanno aiutato e sostenuto, principalmente per loro andrò avanti nel lavoro politico, con l’umiltà e la dedizione che mi vengono dall’idea di tornare tra la gente, la mia gente. Sono pronto a mettermi completamente in discussione e, non necessariamente da primo attore, a partecipare a un nuovo percorso politico di rinnovamento e moralizzazione in grado di ridare al nostro piccolo paese, una grande speranza per il futuro e di restituire a tutti noi dignità, libertà e senso della politica”.Aldo Giangregorio (Fonte "Il Quaderno")