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Può essere presidente della Commissione di inchiesta sulle ecomafie chi ha difeso in giudizio un boss dei Casalesi?


Caso don Diana, il Pd contro Pecorella"Sulla camorra, da che parte sta?"Il deputato, legale del boss De Falco, aveva messo in dubbio i motividell'omicidio del sacerdote ucciso dai Casalesi. E provocato la reazione di Roberto Saviano ROMA - "Ma il parlamentare della Pdl Gaetano Pecorella da che parte sta?". Hanno provocato una levata di scudi parte di alcuni esponenti del Pd, le parole su Don Diana, pronunciate da Gaetano Pecorella, presidente della guida della Commissione di inchiesta sulle ecomafie, in una intervista ad "Articolo 21" e commentate stamane da Roberto Saviano su La Repubblica, con un articolo intitolato: "Onorevole Pecorella perché infanga Don Peppe Diana?". "Perché continua ad umiliare ed offendere la memoria di uomo come Don Diana che ha creduto fino all'estremo nelle sue battaglie e il lavoro di chi, come lui, ogni giorno rischia la vita nella guerra tra camorra e Stato", afferma Pina Picierno, responsabile legalità del Pd, che chiede le dimissione di Pecorella dalla Commissione. "L'intervento di Roberto Saviano è un'altra testimonianza della sua coraggiosa lotta contro la criminalità organizzata e a favore della legalità", affermano i senatori del Partito democratico Roberta Pinotti, Felice Casson e Maria Fortuna Incostante preannunciando un'interrogazione al ministro dell'Interno e al ministro della Giustizia. Pecorella, in particolare, aveva sostenuto che alla base della uccisione di Don Diana c'erano motivi diversi e non solo la sua netta opposizione ai clan dei Casalesi. "Le affermazioni dell'onorevole Pecorella su Don Peppe Diana sono di una gravità inaudita - dice Pina Picierno - perché gettano nuovamente pesanti ombre e sospetti infamanti su un uomo che ha dedicato la vita alla lotta contro la camorra. Don Diana è stato ucciso dalla camorra, verità accertata in sede processuale. Mettere in discussione questa verità ci riporta ai numerosi tentativi di delegittimare una figura diventata simbolo dell'impegno per la legalità". "A rendere ancora più gravi queste affermazioni - continua la responsabile legalità del Pd - sono gli incarichi istituzionali dell'onorevole Pecorella, attualmente presidente della Commissione d'Inchiesta sui rifiuti, traffico nel quale a primeggiare sono proprio i Casalesi. Attività forse incompatibili con l'essere stato il difensore legale di Nunzio De Falco, il boss condannato proprio per l'omicidio di Don Diana". "Saviano - aggiungono i senatori del Pd Pinotti, Casson e Incostante - vive in una condizione di isolamento dalla vita proprio in ragione della sua scelta di lotta alle mafie e, a lui stesso, è purtroppo toccato essere infangato da accuse di protagonismo e di ricerca di visibilità tese a rendere meno credibile la sua battaglia coraggiosa. Uno dei modi con cui, infatti, le mafie tentano di autotutelarsi è diffamare e calunniare la reputazione di quanti si mettono contro di loro. Cosa che è accaduta anche a Don Peppe Diana, uomo coraggioso e innocente, vigliaccamente ucciso dalla camorra dopo essere stato diffamato". "E' grave - proseguono i senatori del Pd - che chi ha o ha avuto ruoli istituzionali importanti nel campo della giustizia e della lotta al crimine organizzato rischi di dare spazio ad azioni di calunnia e delegittimazione da parte delle mafie. Su questo vogliamo interrogare il governo e - concludono Pinotti, Casson e Incostante - chiedere se risponde al vero quel che scrive Saviano e quali azioni intenda mettere in atto perché tutti coloro che ricoprono ruoli istituzionali possano concorrere con atti e parole a fare della lotta alla criminalità organizzata una priorità assoluta dell'azione di governo".Fonte "Repubblica"