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Van Cleef Continental - Moonlight Shadow


  I Van Cleef Continental nascono per idea del leader Andrea Van Cleef, nome d’arte scelto in onore del famoso attore di spaghetti western.La sua carismatica, oscura e bellissima figura – già messasi in luce nel 2003 con la precedente band (Bogartz) – e la sua stupenda voce guidano una formazione affiatata, legata dalla medesima passione per l’immaginario americano, per gli spazi aperti e desertici di Queens Of The Stone Age e Nick Cave, ma allo stesso tempo per le sonorità alt-rock di Husker Du e Thin White Rope e per quel sound electro-dark degli anni Ottanta sdoganato dai Depeche Mode.Nel febbraio del 2008 l’etichetta statunitense Steam Machine si accorge di loro e decide di pubblicare il loro primo album “Red Sisters” (masterizzato a Londra presso Air Studios da Ray Staff, già al lavoro con Rolling Stones, Led Zeppelin e David Bowie) negli Usa, riscuotendo ottime recensioni su diverse riviste specializzate. Per l’Italia c’è da attendere ancora un anno, quando la band incontra l’etichetta indipendente Casa Molloy.Negli undici brani che compongono l’album si trovano storie noir e rock’n'roll, quello senza compromessi, ruvido, fumoso e impolverato come un piccolo locale del deserto californiano: persino l’unica cover del lotto, un episodio pop (ma non nel testo) come “Moonlight shadows” di Mike Oldfield, si veste di scuro per l’occasione.Un condensato di suoni ed emozioni, dagli anni Sessanta ad oggi, dagli States all’Europa.I Van Cleef Continental sono: Andrea Van Cleef (voce/basso, già nei Bogartz e Brother K), Lady Cortez (organo/piano), Paolo “Blodio” Fappani (chitarra, già al fianco di Cinemavolta e Paolo Cattaneo), Helgast (batteria, già nei Mortuary Drape e al fianco di Gaia Riva) e Lobo (percussioni).RECENSIONI:- Red Sisters è un tributo all’immaginario americano [...]. Magico. ROCKERILLA 8/10- Hanno scelto un percorso originale e poco sfruttato in Italia i Van Cleef Continental, e il gioco gli riesce decisamente bene. IL MUCCHIO- La capacità di far convivere il rock storico con le pulsioni attuali è un pregio di questa band, torbida al punto giusto. Da ascoltare. BUSCADERO- Chi ha amato i suoni desertici dei Willard Grant Conspiracy, chi ha adorato il Nick Cave maledetto, chi ha venerato il rock alternativo di Queens of the Stone Age e Husker Du, chi ha chiesto alla tavolozza del rock anche il colore del noir, può smettere di parlare al passato. Da Brescia al Mojave. MASSIMO COTTO - MAX- Più (ferocemente) rock di così non si può. RUMORE 8/10sitomyspacefacebook