considerazioni

disoccupati organizzati slai cobas taranto


Il movimento dei disoccupati organizzati slai cobas di taranto nasce spontaneamente i primi giorni di ottobre 2009,quando un gruppo composto da una dozzina di disoccupati si riunisce e decide che non è più ammissibile restare a casa ad aspettare un lavoro che nessuno gli offrirà mai.Non sono disposti ad allinearsi alla politica delle elemosine in cambio di favori elettorali,il lavoro è diritto ad una vita  dignitosa,il diritto si conquista con la lotta.Contrastando ogni forma di clientelismo e corruzione,i disoccupati organizzati cominciano una serie di lotte anche dure e ,attraverso incontri con le istituzioni e scontri con la polizia,allargano la lista di lotta a oltre duecento disoccupati guadagnando consenso sociale in una realtà difficile e corrotta come taranto.Città avvelenata,derubata e impoverita da sciacalli e parassiti della politica,una città raggirata da decenni di menzogne,corruzione ,inquinamento,devastazione e morte.Taranto conta il più alto numero di morti per tumore,città più inquinata d'europa,prima in italia per produzione di diossine e sostanze che causano gravi danni alla salute .Taranto sede industriale di colossi come ILVA e ENI che continuano a devastare il nostro territorio senza che nessuna delle istituzioni locali  li costringa a farsi carico dei dei costi delle bonifiche sviluppando così nuove opportunità di lavoro , una sorta di risarcimento danno  alla popolazione tarantina.I disoccupati organizzati passano dalle occupazioni di comune e amiu(azienda che si occupa di rifiuti),alla provincia e alla regione.Inizialmente le istituzioni disertavano gli incontri sottovalutando il fenomeno del movimento costringendo i disoccupati ad inasprire la lotta, cariche della polizia e denunce hanno un effetto contrario e spingono i disoccupati ad azioni sempre più frequenti e decise.Si scontrano spesso con amministratori e tecnici che per interesse,superficialità o incompetenza  non riescono a dare risposte necessariamente immediate.Grazie alla lotta si è ottenuto un piccolo parziale risultato i corsi di formazione retribuiti e finalizzati al lavoro nella raccolta differenziata.Le nostre richieste:Trasformare l'emergenza ambientale in risorsa occupazionale.-lavoro nella raccolta differenziata per tutta la città con l'assunzione di almeno 200 disoccupati,senza contare il circolo virtuoso che si verrebbe a creare nella filiera del riciclo,ottimizzazione e riutilizzo dei materiali e relativi ulteriori sbocchi occupazionali.-lavoro nelle bonifiche e nel risanamento ambientale con almeno 1000 nuove     opportunità di lavoro.-utilizzo dei fondi già stanziati per l'ambiente e per il lavoro.-nuovi corsi di formazione finalizzati al lavoro.LA PAZIENZA E' FINITA  LA LOTTA CONTINUA