considerazioni

taranto città perduta


taranto è una città avvelenata da decenni dall'ilva di emilio riva,un criminale che ogni giorno condanna,per il suo arricchimento personale,trecentomila persone ad ammalarsi di tumore e,cosa ancora più grave,i tarantini sembrano rassegnati.Mi chiedo perchè esiste questa differenza di consapevolezza tra operai francesi e operai tarantini.Da quando è cominciata la crisi internazionale il popolo operaio di francia,consapevole che questa crisi l'hanno creata proprio quei managers che vengono sequestrati e loro compari speculatori,sceglie metodi di lotta,seppur discutibili per alcuni,che compattano tutti gli operai,metodi di lotta anche dura ma che mira a conservare la dignità dei lavoratori che perdendo il lavoro verrebbe a mancare.Mentre l'operaio francese sequestra i managers ,quello tarantino lo supplica di conservare un lavoro rischioso con uno stipendio da fame.Da notare l'assoluto menefreghismo della famiglia riva rispetto ai problemi di taranto.Mentre l'operaio francese pianta croci con i nomi degli amministratori delle fabbriche,quello tarantino pianta le croci di famigliari morti sul lavoro o per tumore.Mentre l'operaio francese collega bombole di gas per azioni dimostrative atte a sottolineare che non si lasceranno ammazzare per una crisi creata dai soliti ricchi,quello tarantino sfruttato,avvelenato,umiliato,ricattato,ammazzato,implora il suo padrone e carnefice di continuare nello sterminio di una intera città.Ho provato a pensare come i francesi,non c'è voluto molto,è bastato soltanto usare la ragione e la consapevolezza ,e sono arrivato alla conclusione che se riva avesse la sua fabbrica di veleni in francia lo avrebbero cacciato a calci nel culo,e così mi è venuta una idea,folle  dal punto di vista del tarantino,legittima dal punto di vista francese.Occorre un pò di consapevolezza e coraggio,a taranto siamo sempre pronti a difendere uno strano orgoglio che risiede nella considerazione che altri hanno di noi,piuttosto che difendere l'orgoglio vero di chi vive e lavora in condizioni pietose che ,se riesce a non morire sul lavoro,morirà con calma a casa malato di tumore.Credo che l'unica soluzione sarebbe espropriare riva e i suoi figli dell'ilva,per donarla alla città come risarcimento danni per decenni di avvelenamenti e morti dentro e fuori la fabbrica ,cacciamo riva e chiunque al suo posto a calci nel culo perchè la vita dei nostri figli vale molto di più della sua e dei suoi figli,e non basteranno gli eserciti contro un popolo consapevole e convinto della forza delle sue ragioni.Taranto svegliati prima che sia troppo tardi