considerazioni

"I canti di maldoror"


O creatore ,non mancherò,stamattina,di offrirti l'incenso della mia preghiera infantile.Qualche volta me la scordo,ed ho notato che,in quei giorni ,mi sento più felicedel solito,il mio petto si dilata,libero da costrizioni,e respiro con maggior facilità l'aria profumata dei campi;mentre quando compio il penoso dovere imposto dai miei genitori,di rivolgerti ogni giorno un canto di lode,accompagnato dalla noia inseparabileche mi causa la sua faticosa invenzione,allora sono triste e irritato per tutto il resto della giornata,perchè non mi sembra logico e naturale dover dire ciò che non penso,e cerco la lontananza di immense solitudini ...vorrei amarti e adorarti,ma tu sei troppo potente  e c'è della paura nei miei inni.Se  con una sola manifestazione del tuo pensiero ,tu puoi distruggere o creare mondi,le mie deboli preghiere non ti saranno utili;se ,quando ti piace ,tu invii il colera a devastare le città,o la morte ad afferrare con i suoi artigli ,senza alcuna distinzione,le quattro età della vita,io non voglio legarmi ad un amico così temibile...Ogni giorno ,con le mani giunte,innalzerò a te gli accenti della mia preghiera,visto che bisogna;ma ti supplico ,la tua provvidenza non pensi a me...a parte più o meno le riserve fatte sul genere di relazione intima che  devo mantenere con te ,la mia bocca è pronta,in qualunque ora del giorno,ad esalare ,come un soffio artificiale,il flusso di menzogne che la tua piccola gloria esige severamente da ciascun  umano ..."  "I canti di maldoror"  Lautreamont