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Le Donne e il Calcio


Noia per noia, banalità per banalità, ho deciso di parlare di calcio.Anzi, farò di meglio: parlerò di come il rapporto tra le donne e questo sport sia drasticamente cambiato negli ultimi venti anni.In principio c'era la Pavone. E la domenica le donne se ne stavano sempre sole mentre lui andava a vedere la partita di pallone e si lamentava poi della difficoltà crescente di passare sotto le porte. Erano bei tempi. Ma solo perché passati e tanto lontani, un po' come quelle serate infinite trascorse davanti a decine di bottiglie di Moretti al mare: noia allo stato puro, ma che ora io ed Abulafia scambieremmo con la vita attuale senza esitare un istante.Dicevo..quei tempi ormai non ci sono più. Ora le donne non ci pensano minimamente a restarsene a casa da sole la domenica. Tanto, di occasioni per tradire il marito/fidanzato/amante ne hanno a decine: a scuola, all'università, in vacanza, al lavoro, in autobus, in metro, al supermercato, in chiesa, all'addio al nubilato, il giorno delle nozze, in viaggio di nozze, durante le nozze. Sempre. "Quindi", dicono loro, "chi ce lo fa fare a non guardare sto calcio che piace tanto agli uomini? Mica possiamo esser da meno". Curiosity killed the cat. E fu così che, timidamente, le prime squinzie con gli spallacci si avvicinarono alla tv o addirittura allo stadio. Beh, si sa, inizialmente il motivo fu solo il fatto che i calciatori "sono dei gran fighi!". E così abbiamo visto aumentare negli anni il numero di ragazze che, con lo sguardo sognante e un po' lobotomizzato se ne stavano immobili davanti al tubo catodico, esordendo ogni tanto con un "chi vince?" o "perché quello fischia?".Ma poi il tutto si è evoluto, ed è lì che è iniziata la vera catastrofe. Le donne hanno iniziato ad amare il calcio in sé. Certo, i calciatori restano ancora dei gran fighi e se li spupazzerebbero tutti, ma ora le senti anche parlare con fervore, spesso urlanti e con la bava alla bocca, di strategie e di calciomercato. E si sa, quando una donna ha una passione (che sia il giardinaggio o l'anal-fisting) la coltiva sempre nel modo più estremo possibile. Senza compromessi.Ci stanno superando anche in questo, non c'è dubbio. Mi aspetto solo di vederle azzuffarsi tra loro strappandosi i capelli e gridando: "Puttanaaa! Era fuorigiocooo!".EugeneAh, per la cronaca, non si intendeva generalizzare. E poi, a me e ad Abulafia del calcio interessa meno della riproduzione delle scolopendre. La domenica infatti restiamo sempre da soli in casa. Beh, a dire il vero anche gli altri giorni...