nomad soul project

voglia di Francia


Estate dei primi anni 90: stavo per laurearmi in francese, andavo spesso a Dijon a studiare e avevo trovato un ambiente molto gradevole. L'università era eccellente, i professori di ottimo livello, gli studenti davvero in gamba e - last but not least - la città era a misura d'uomo e a poche ore di viaggio da Milano.Con queste premesse, una volta laureata decisi di tentare il grande salto e di trasferirmi laggiù. Durante l'estate presi tutte le informazioni necessarie per trasferirmi, aprii il conto in banca, andai all'académie (l'equivalente del nostro provveditorato agli studi) ad aprire il mio dossier e a settembre ero pronta a partire. Tuttavia, nello stesso periodo mio fratello aveva avuto un'offerta di lavoro decisamente allettante per gli Stati Uniti e non volevamo partire entrambi lasciando da solo nostro padre, poco in salute. Ci guardammo negli occhi e decidemmo di comune accordo che sarebbe partito lui, che aveva prospettive di gran lunga più concrete. Così, lui ad ottobre si trasferì ed io rimasi qui.Adesso mi dico che ho fatto bene a non andare, che la mia vita era (ed è) qui. A volte mi chiedo se sarei di nuovo disposta a trasferirmi, ma ora so che accetterei solo un cambiamento di molto minor portata, almeno in termini di spazio. rusty