Un'immagine scattata lo scorso anno al quartier generale britannico di O2 che ha sperimentato un ambizioso progetto pilota di lavoro flessibile, chiedendo a tutti i dipendenti della sede di lavorare per un giorno in remoto (Ian Gavan/Getty Images for O2)
Le aziende classificate, infatti, si distinguono per una grande flessibilità d'orario, ma anche per la capacità di sperimentare e innovare con formule come lavoro remoto, assenza di timbratura, servizio di concierge per lavanderia, calzoleria, pagamento bollette; limiti di orario alle riunioni che non possono iniziare troppo presto o troppo tardi, compromettendo la vita privata dei dipendenti.
La classifica è stata condotta da Great Place to work, società globale di ricerca, consulenza e formazione che aiuta le organizzazioni a migliorare le proprie performance di business attraverso l'individuazione, la creazione e il sostegno agli ambienti di lavoro eccellenti.
In totale, sono quindici - sulle 25 totali - le multinazionali presenti in Italia che ottengono il riconoscimento di "Best Multinational Workplace 2013", ma nessun nome italiano spunta un posto nel ranking fra le grandi imprese, dove si posizionano invece Germania, Regno Unito e Danimarca, mentre Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca occupano circa il 50% dei posti fra le migliori medie e piccole imprese dove lavorare.
Fonte: economia.panorama.it /lavoro/classifica-best-workplaces-europe-lavoro-flessibilit a