nomizo

del vendere e del comprare


del vendere e del comprare dal PROTAGORA di Platone(313 C- 314 C )^^^^^^^^^^^"..... Il sofista, Ippocrate, non sembra forse una specie di negoziante o venditore delle merci di cui si nutre l’anima? Credo che sia qualcosa di simile". "Ma, Socrate, di cosa si nutre l’anima?" "Di conoscenze, certamente. Fai però attenzione, mio caro, che il sofista, lodando quello che vende, non ci truffi, proprio come coloro che vendono gli alimenti per il corpo, cioè il negoziante e il commerciante. Questi infatti delle merci che portano non sanno quale sia utile e quale dannosa per il corpo, ma per venderle le lodano tutte. Non lo sanno neanche quelli che comprano da loro, a meno che non capiti un maestro di ginnastica o un medico. Allo stesso modo anche coloro che portano le conoscenze in giro per le città e le vendono a chi di volta in volta le richiede, lodano tutto quello che vendono, ma forse qualcuno, mio caro, ignora cosa sia utile e cosa dannoso per l’anima tra le cose che vendono. "Lo stesso succede anche a quelli che comprano da loro, a meno che non capiti un medico dell’anima. Ora, se riesci a sapere quali tra questi insegnamenti risulti utile o dannoso, potrai tranquillamente comprarli da Protagora o da chiunque altro. Al contrario, caro amico, stai attento a non mettere a rischio e a giocare a dadi quanto vi è di più caro.  "Si rischia molto di più nell’acquistare gli insegnamenti che non i cibi. I cibi, infatti, e le bevande, una volta acquistati dal venditore o dal commerciante, si possono portare via in altri recipienti. Prima di berli o mangiarli si può, dopo averli riposti in casa, chiedere consiglio, domandare a un esperto se va bene mangiarli o meno, in quale quantità e quando. In questo modo non si rischia molto nell’acquisto. Al contrario, non è possibile portar via le conoscenze in un altro recipiente, ma, dopo aver pagato il prezzo pattuito, acquisito e ricevuto l’insegnamento nell’animo bisogna andar via o con un danno o con un beneficio." Esaminiamo dunque queste affermazioni anche con coloro che sono più vecchi di noi. Noi, infatti, siamo ancora troppo giovani per risolvere una questione così importante. Ora, come era nostra intenzione, andiamo e ascoltiamo Protagora e, dopo averlo ascoltato, discuteremo anche con gli altri. Lì infatti non c’è solo Protagora, ma ci sono anche Ippia di Elide - credo che ci sia anche Prodico di Ceo - e molti altri sapienti......". ^^^^^^^^^^Tutti i giorni c'è sempre chi vuole insegnare qualcosa, così come tutti i giorni siè costretti costretti a comprare il cibo per il corpo.Bisognerebbe  saper ascoltare e poi trattenere ciò che è buono. Si  incappa a volte a trattenere anche il cattivo, ma ci si accorge dopo.Non è cosa facile capire ciò che è buono, perchè coloro che propinano insegnamenti, alla stregua dei mercanti, lodano le loro parole.**