SI PARTE.

E' TUTTO PRONTO. LE VALIGE, I DOCUMENTI, HO SALUTATO CHI BISOGNAVA SALUTARE, MA E' PRESTO. QUESTI MOMENTI DI ATTESA FINALE PRIMA DELLA PARTENZA MI INNERVOSISCONO UN SACCO ( MA CHE C'E' ANCORA CHI DICE UN SACCO? ). OGNI MINUTO CHE PASSA SONO SEMPRE PIU' NERVOSO. CERCO DI FARE FINTA DI NIENTE, MA NON C'E' MIENTE DA FARE, IL NERVOSO DIVENTA QUASI PAURA. FORSE DI AVER DIMENTICATO QUALCHE COSA, FORSE DI PERDERE IL TRENO. MI CALMO SOLO QUANDO FINALMENTE SALGO SUL TRENO E QUESTO PARTE. SONO SICURO DI NON AVERLO PERSO E SE HO SCORDATO QUALCHE COSA ORMAI E' TROPPO TARDI E CHISSENE FREGA. VIA SI PARTE, QUANDO FINALMENTE IL TRENO PARTE SONO UN PO' FELICE, FORSE SOLO DI NON AVERE PERSO IL TRENO. E NON IMPORTA DOVE STO ANDANDO, PURCHE' IL TRENO SIA QUELLO GIUSTO. A QUESTO PROPOSITO UNA VOLTA SOLA MI E' CAPITATO DI PRENDERE IL TRENO SBAGLIATO DA NAPOLI A ROMA. AVEVO SBAGLIATO STAZIONE. CHE SONO UNA SOPRA L'ALTRA E HO PRESO UN TRENO CHE PARTIVA UN MINUTO PRIMA E AVEVA LA STESSA DESTINAZIONE DEL MIO. CI HA MESSO QUASI IL DOPPIO DEL TEMPO E COSTAVA DI PIU'. MA CAPENDO IL CASO DISPERATO IL CONTROLLORE HA AVUTO LA DELICATEZZA DI NON FARMI PAGARE LA DIFFERENZA. L'ARTE DI AVERE L'ACCORTEZZA.