In seno all'Agrupasiò "La Palmavera" si raccolsero soprattutto poeti. La musica fu complementare, difatti i componenti dell'ormai storico sodalizio si cimentarono ben poco con questa disciplina, per cui fu scarsa anche la produzione; di questa due o tre brani sono giunti sino a noi con tale incertezza delle composizioni e della loro esecuzione che ancora oggi vi sono inesattezze e differenze a seconda di chi le interpreta. La stessa "Daspeltata" (Svegliati) la si canta con qualche piccola variazione rispetto la partitura originale, tanto più che prima di esserne venuto in possesso avevo appreso dalla tradizione orale una melodia un po' diversa, frutto dell'adattamento ad una esecuzione popolaresca, meno "classicheggiante".Altre due composizioni, screditate dai cultori alla tradizione catalana, "La Pasturata" e "A la vora de la mar", suppongo che siano state importate dalla Catalogna nel periodo della Palmavera, dal momento che lo stesso Toda non le cita nel suo libro. Inoltre la struttura del verso ed il lessico usato sono leggermente diversi dalla parlata algherese e molto vicini a quella catalana. I Catalani affermano che queste composizioni sono conservate dalla loro tradizione e ancora oggi eseguite.Tuttavia questa mia ultima supposizione non è suffragata da alcuna prova soprattutto perché non vi è alcuna possibilità di datazione. A questi frammenti della tradizione musicale algherese si sovrappone un lungo tempo di silenzio.Le due guerre mondiali fanno cantare strumenti diversi e la presenza del suono della morte non lascia spazio ad altri strumenti se non a quelli dell'angoscia e del terrore.
Alghero: la sua musica X
In seno all'Agrupasiò "La Palmavera" si raccolsero soprattutto poeti. La musica fu complementare, difatti i componenti dell'ormai storico sodalizio si cimentarono ben poco con questa disciplina, per cui fu scarsa anche la produzione; di questa due o tre brani sono giunti sino a noi con tale incertezza delle composizioni e della loro esecuzione che ancora oggi vi sono inesattezze e differenze a seconda di chi le interpreta. La stessa "Daspeltata" (Svegliati) la si canta con qualche piccola variazione rispetto la partitura originale, tanto più che prima di esserne venuto in possesso avevo appreso dalla tradizione orale una melodia un po' diversa, frutto dell'adattamento ad una esecuzione popolaresca, meno "classicheggiante".Altre due composizioni, screditate dai cultori alla tradizione catalana, "La Pasturata" e "A la vora de la mar", suppongo che siano state importate dalla Catalogna nel periodo della Palmavera, dal momento che lo stesso Toda non le cita nel suo libro. Inoltre la struttura del verso ed il lessico usato sono leggermente diversi dalla parlata algherese e molto vicini a quella catalana. I Catalani affermano che queste composizioni sono conservate dalla loro tradizione e ancora oggi eseguite.Tuttavia questa mia ultima supposizione non è suffragata da alcuna prova soprattutto perché non vi è alcuna possibilità di datazione. A questi frammenti della tradizione musicale algherese si sovrappone un lungo tempo di silenzio.Le due guerre mondiali fanno cantare strumenti diversi e la presenza del suono della morte non lascia spazio ad altri strumenti se non a quelli dell'angoscia e del terrore.