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Oligarchia stracciona e arraffona


Svegliamoci! Che cosa si aspetta per cambiare le regole e per revisionare a fondo i meccanismi totalmente fuori fase della politica? Altro che dimezzamento dei "rimborsi elettorali"!Altro che controlli fiscali sui piccoli imprenditorii che sono il sostegno del paese e che non trovano altra via che il suicidio!Solo un'Assemblea Nazionale Costituente ormai è in grado di ridarci quella dignità di cittadini che abbiamo perso completamente, da quando siamo diventati sudditi di un'oligarchia stracciona e arraffona. E poi mi si dica che questa è antipolitica! E mi si presenti la signora politica e vediamo come è combinata!Forse la signora politica è Rutelli che vuole restituire il maltolto per darlo agli "esodati"? Forse è la lega che fa un passo indietro e va tutto bene? Forse è Monti che con bieco cinismo trita la popolazione evitando accuratamente i privilegiati? Presentatemi la signora politica! Vorrei proprio conoscerla!I tempi non consentono più un parlamento imbalsamato che si impadronisce del potere per i propri malaffari e blinda l'accesso al potere. Ci vuole ricambio continuo. Non si può consentire a nessuno di governare per più di cinque anni. Il politico non usa la sua presunta esperienza per il bene del paese, ma per il "proprio" bene. Purtroppo è nella natura umana il desiderio di possedere sempre di più, più soldi, più potere, più godimenti ... e la legge deve intervenire per impedire che questa insaziabilità si soddisfi mediante il denaro pubblico, con i nostri soldi.Quanto durerà ancora il nostro sonno? Per quanti anni ancora andremo a dare il voto a questi malfattori? Quanto ci vorrà per capire che questo sistema è marcio nel profondo e che solo noi con la nostra consapevolezza possiamo cambiarlo? Riusciamo a capire ciò che ci stanno dicendo questi malfattori? Ci stanno prendendo per deficienti pensando di cavarsela con poco. Ci tolgono ogni diritto e poi fanno un passo indietro. E noi siamo fessi e contenti del passo indietro, con un'economia che va a picco e l'ansia provocata dal pensiero fisso di riuscire a pagare con il nostro estremo sacrificio il loro bengodi.