dentro e fuori di me

parte 2


Credo che dovrei spiegare un attimo cosa sono queste aste del Circolo diGlen Creek.E' cominciato tutto in maniera molto innocente un paio di anni fa quandodiverse donne del distretto di Glen Creek decisero di formare un Circolo diBeneficenza. Nel tentativo di raccogliere fondi al di fuori degliautofinanziamenti, pensarono ad una sorta di "asta degli schiavi" analoga aquella che facevano alcuni dei loro figli nei gruppi di boy-scout. Le donneoffrivano a chi faceva l'offerta piu' alta la loro disponibilita' a svolgeretipiche mansioni domestiche come pulire i gabinetti, lavare i vetri dellefinestre, fare da babysitter, ecc.Avevano preventivato un ricavo di duemila dollari per la prima asta,calcolando che trenta donne potevano ottenere circa 65 dollari l'una per iloro servizi. Purtroppo, per una serie di assenze e per scarsa promozionedell'iniziativa, si fermarono a 1500. Il banditore fece presente il fatto adasta finita, e suggeri' allusivamente che gli acquirenti potevano forseaccordarsi con le "schiave" ed offrire qualcosa di aggiuntivo, se eranointeressati a qualche servizietto "extra".Dale Egan, un vedovo che viveva a Glen Creek, aveva comprarto i servizi diBonnie Wilson per farle dare una bella ripulita a tutto il suo appartamento.Ma tutti sospettarono che Dale compro' proprio Bonnie perche' aveva lareputazione di una che ci stava. Il giorno delle pulizie faceva molto caldoe Bonnie si presento' con un top scollato e pantaloncini molto corti.Nessuno sa per certo come avvenne che le cose degenerarono. Bonnie raccontache ad un certo punto Dale si offri' di aiutare il Circolo a recuperare isoldi mancanti, a patto che lei avesse continuato a lavorare a senoscoperto. Bonnie accetto' subito, e accetto' ancora quando, qualche minutodopo, Dale le offri' un altro centone per lavorare completamente nuda.Non e' difficile immaginare che effetto puo' aver fatto su Dale vedersigirare per casa completamente nuda un pezzo di donna come Bonnie, che sidava da fare con la ramazza sui pavimenti, che si arrampicava sulla scalaper spolverare gli scaffali, o che si accucciava per spazzare lo sporco dasotto il letto.Dale non riusciva a nascondere il rigonfiamento sul davanti dei propripantaloncini estivi, e Bonnie si divertiva a provocarlo sempre di piu',enfatizzando maliziosamente gli atteggiamenti servili ("Cosa faccio ora,padrone?", "Serve altro, padrone?"), ed assumendo, con la scusa dellepulizie, le posizioni piu' adatte a mettere in mostra le sue parti intime.Nel giro di mezz'ora Bonnie si era ritrovata in ginocchio tra le cosce diDale a lavorarsi di bocca il cazzo del suo "padrone" seduto in poltrona, eprima di sera si era fatta scopare diverse volte. Il tutto, ovviamente, incambio del pagamento dell'intera somma mancante. Dale fu cosi' soddisfattoche aggiunse altri duecento dollari.Naturalmente l'accordo era che tutta la faccenda rimanesse segreta.Ma Bonnie era cosi' fiera di aver ottenuto ulteriori fondi che se ne vanto'addirittura col marito. Non aveva pensato, pero', a mettere in piedi unastoria sufficientemente credibile, e, quando Jerry la mise sotto pressionecon le sue domande, alla fine confesso'. Jerry la prese abbastanza benetutto sommato. Probabilmente perche' aveva la coscenza sporca dato anche luiultimamente si era sbattuto la sua nuova segretaria.Bonnie non aveva neanche pensato a come avrebbe potuto spiegare alle altresocie la ragione di questa offerta aggiuntiva da parte di Dale. Alla finedecise di confidarsi con Janet Quentin che era la vicina della portaaccanto. Si diceva in giro che Janet era solita dare mance "particolari" alragazzo dei giornali, al fattorino della pizzeria, al postino e a qualunquepersona di sesso maschile che capitava alla porta di casa Quentin. Janetascolto' il racconto di Bonnie con molto interesse e alla fine lo riferi'alle consigliere del circolo, che a loro volta dopo qualche giorno deciserodi convocare una riunione straordinaria."Signore, abbiamo delle notizie interessanti" comincio' Denise Longwood, lapresidentessa del circolo. "Prima di tutto, sono felice di riferirvi cheabbiamo raggiunto e superato la quota prefissata di finanziamenti." Dopo unbrusio di meraviglia Denise continuo', "e devo anche dirvi che... e' propriovero quello che tutti dicono: il sesso vende." Nella sala' piombo' unsilenzio stupito."Cosa vuoi dire" chiese Sue Johnson. "Sono certa che nessuna di noi...""...e invece credo proprio di si'" l'interruppe Janet. "Bonnie viraccontera' cosa le e' successo."Bonnie non si aspettava di dover raccontare in pubblico tutti i dettaglipiccanti della sua scappatella con Dale, ma non aveva piu' scelta. "Beh...Dale Egan mi ha pagato per ottenere... da me.. ehm... certi servizi"comincio' balbettando."Dio sia lodato" esclamo' Sue. "pensavo che ci fosse di mezzo il mio Henry."Suo marito, Henry, aveva vinto i servizi di Janet. Sue temeva che qualcosapoteva esser successo tra Janet e suo marito e, dopo aver sentito ildiscorso della presidentessa le sue preoccupazioni erano cresciute ancora dipiu'."No, Sue. Non si tratta di Henry." replico' Janet, che aggiunse, con unpizzico di vanita', "Non che non ci abbia provato... voglio dire. Sono ioche non ci sono stata.""Se e' per questo", ribatte' Sue, "Anche Joe ci ha provato con me, ma nonl'ho preso sul serio." Riferendosi al marito di Denise.Segui' una franca discussione, dalla quale presto emerse che quasi tutteloro avevano ricevuto allusioni, piu' o meno velate, relativamente ad "altriservizi" che i rispettivi acquirenti avrebbero gradito. Alcuni di loro, comeJerry, il marito di Bonnie, erano anche stati abbastanza espliciti nellerichieste, ma nessuna di loro aveva accettato le avances, o almeno nessunalo ammise. D'altra parte nessuna sembrava scandalizzata o disturbata da taliproposte."Signore, l'unica conclusione che si puo' trarre e' quello che ho dettoprima. Il sesso vende." Ripete' la presidentessa Denise. "Voglio ringraziareBonnie per aver rotto il ghiaccio su questo argomento. Credo che adesso siaabbastanza chiaro come ottenere i finanziamenti per le nostre attivita'".Dopo un'ulteriore ora di discussione, talvolte anche aspra, il circologiunse alla decisione di cambiare la natura dell'"asta delle schiave". Perl'asta successiva, programmata tre mesi piu' tardi, fu annunciato che nonc'erano limiti ai servizi che l'acquirente poteva richiedere. Nessuno ammiseesplicitamente che cio' poteva includere prestazioni di natura sessuale, matutti capirono. Dieci delle socie originali lasciarono il club, ma quindicialtre (compresa mia moglie Vicki) si aggiunsero nel frattempo. Esuccessivamente quattro delle socie dimissionarie tornarono. Probabilmenteavevano qualche problema da risolvere a casa prima di poter provare qualcosadi cosi' poco ortodosso.Le due vendite successive furono un successo eccezionale rispetto allaprima. Ci fu un incasso di oltre diecimila dollari per le opere di carita',e nessuno si lamento', ne' tra gli acquirenti, ne' tra le donne. Un tacitoaccordo impose a tutte le socie di mantenere la massima discrezione suquello che succedeva tra loro ed i compratori.Alla seconda vendita il numero delle donne a disposizione e il numero deicompratori erano cosi' cresciuti che l'asta duro' molto di piu' delprevisto. Al punto che quando arrivo' il turno delle ultime cinque donne invendita, la platea dei compratori si era sensibilmente ridotta. Fu allorache si decise di aumentare la frequenza delle aste e di ridurre la vedita asole quattro donne. Si penso' anche che si sarebbe ottenuto piu' denarovendendo prima la biancheria intima delle donne e offrendo i servizi dellestesse mentre erano nude sul palco.Poiche' la chiave per guadagni maggiori era incrementare il numero deicompratori, Jennifer e Jack Doyle si offrirono di reclutare un certo numerodi uomini singoli (o che sarebbero venuti senza le mogli). Scoprimmo poi chela loro abilita' nel trovare uomini derivava dalla consumata pratica di Jackche adorava trovare dei maschi da far scopare a Jennifer. I sei cheportarono come membri ausiliari del club erano stati tutti nel letto diJennifer.Vicki ed io ci siamo trasferiti a Glen Creek circa quattro mesi fa e un mesefa ci unimmo al club. Furono Janet e Denise a fermarci un giorno e adoffrirci di far parte del circolo, raccontando a Vicki tutti i dettaglidelle attivita'. Vicki era sconvolta. Discutemmo della cosa diverse volte.All'inizio finiva sempre in litigio, ma pian piano digerimmo l'idea. Io eromolto allettato dall'idea di vedere nude le altre mogli, e magari scoparmenequalcuna. Mentre non avevo ben focalizzato la possibilita' che Vicki finissea letto con altri uomini.Dopo le sue contrarieta' iniziali, Vicki piano piano ammise che anche leitrovava stuzzicante l'idea di andare a letto con qualcuno dei mariti delCircolo. E mentre ne parlavamo mi accorsi di essere eccitato anche io alpensiero che Vicki potesse essere vista completamente nuda da una platea diuomini, e poi andare a letto con uno di loro. Alla fine decidemmo entrambidi accettare il consiglio di Janet di partecipare all'asta successiva comesemplici osservatori.A quell'incontro Vicki ricevette non solo pressanti incoraggiamenti dallealtre signore a partecipare alle aste, ma fu anche lusingata dai numerosiuomini che si dichiaravano pronti a fare grandi offerte per lei. Questicommenti furono un ulteriore motivo di eccitazione per il sottoscritto, chenel frattempo fu deliziato dallo spettacolo di Molly Jackson, Sandy Ireland,Chris Lorenzo e Jennifer Doyle che venivano via via denudate dai variacquirenti fino a mostrarsi completamente nude mentre venivano offerti iloro "servizi".Io stesso vinsi il diritto di togliere il reggiseno di Jennifer per la cifrasorprendentemente modesta di trenta dollari. Seppi poi che Jennifer eraun'amante dell'esibizionismo, e il seno che andavo a scoprire (cosi' come ilresto) erano uno spettacolo tutt'altro che inconsueto per la maggior partedei presenti.Alla fine Vicki si lascio' convincere ad unirsi al club. Il suo nome fusubito messo nella scatola dell'estrazione, insieme a quello di tutte lealtre donne che non erano state offerte all'asta in questa occasione. Neestrassero quattro e il destino volle che una delle quattro fu proprioVicki. Quando sentii il suo nome mi manco' il fiato.