PEZZIDILIQUIRIZIA

Staccare La Spina


 Ieri sera un amico mi confidava il suo malessere nel dover ricominciare a lavorare dopo la pausa natalizia; non tanto per il lavoro di per se, che tra l’altro gli piace molto, quanto per il tempo che non è più suo.Nei giorni di lavoro, e a volte anche in quelli di pausa, si corre, si corre, si è legati ad orari, doveri, problemi, e ci sfugge il mondo intorno, il respiro stesso. Io spesso mi accorgo di fare respiri corti e radi, tanto da trovarmi, a volte, in apnea. Passando con calma in una via della città ho notato scorci che per 40 anni non avevo mai notato. Dopo questo sfogo tra amici, ieri sera, mi è tornato in mente un episodio.Ho “affidato” mia figlia all’asilo nido prestissimo. La portavo al mattino alle otto, poi via al lavoro, per riprenderla alle 18, poi via a casa, pappa e nanna. Allo scoccare del decimo mese di vita, un sabato mattina, non so come mai potei concedermi tanto, ma mi sedetti su una sedia in un angolo della sua cameretta. Lei era in piedi traballante, ancora non camminava secondo me, ed era appoggiata alle mie gambe. Ad un tratto si staccò da me e, con mia enorme sorpresa, senza appoggio, senza guida, senza ME, attraversò spedita la cameretta fino a raggiungere l’angolo opposto della stanza. “Ehi, piccolina di mamma, tesoro mio, ma tu cammini!!!” urlai io!!Il lunedì successivo la riportai al nido e, entusiasta, chiamai la sua maestrina preferita e le confidai la novità, e lei, beatamente, mi disse “ ma la piccola cammina da lunedì scorso, non se ne era accorta?”Mi sentii morire!Forse dovrei vergognarmi di aver vissuto quella settimana in funzione di altre priorità che non fossero la mia stellina.Di sicuro è un tarlo che mi rode da anni.Sarebbe bello (e questa è la prima stupidaggine dell’anno!!) avere due vite. La prima fatta di impegni e doveri, tanto per capire cosa perdiamo correndo dietro ai doveri e tanto per equilibrare la nostra mente (l’essere umano è uno strano mostro, riesce ad essere equilibrato solo quando è sopraffatto da problemi e difficoltà, altrimenti “sbrocca” ) la seconda vita per Godere e Gustare tutto ciò che ci è sfuggito nella prima. Per riappropriarci dei nostri minuti, anche dei secondi, di uno sguardo, di una telefonata, di una visita, di una serata tranquilla, di una dormita fiume, del piacere di leggere, di ascoltare bella musica seduti in poltrona, passeggiare nelle nostre campagne, per “viverci” i nostri figli ed “accudirli”, mangiare lentamente e gustare i sapori, bere lentamente e assaporare il piacere del liquido che scende giù, nel nostro corpo,  parlare e non urlare, ascoltare e non solo sentire, vedere e non solo guardare,  parlare..parlare, riappropriarci del nostro io! Questa è la vera vita, non quella matassa aggrovigliata di angosce che ci domina ora.Ma davvero, per poter VIVERE, bisogna rinascere o scappare???Buon Rientro Al Lavoro, Amico Mio!!