NONNA RACHELE

L' EUFEMIA


A volte ripenso a tutte le persone "ridicole e compassionevoli" (Anatole France) che sono passate nella mia vita.Avevo una Tata a ore, quando arrivava c'era il "fuggi fuggi", tutti avevano un impegno improrogabile.Oltre ad essere logorroica, trattava anche argomenti barbini che facevano venire il latte alle ginocchia. Non era dotata come la televisione del bottone di spegnimento e se ti agguantava bisognava ascoltarla fino alla fine.Il marito un giorno andò in Africa a prendere le sigarette e non si vide più.A mali estremi estremi rimedi.Aveva anche altri difetti: non poteva lavare i piatti perchè le si appannavano gli occhiali, nè togliere le ragnatele dal soffitto perchè aveva la cervicale.Si chiamava Eufemia , ma io la chiamavo la AUF...FEMIA .Dimenticavo era affetta da meteorismo e a volte i suoi freni inibitori cedevano e venivi avvolto da una nube e una "difficile" come me , non ne gradiva la fraganza.Nessuno si sarebbe sognato di licenziarla. Era sola , abbandonata dal marito......Avemmo però un colpo di fortuna : trovò un posto fisso a Milano e non seppi più niente di lei , nè dei suoi nuovi datori di lavoro.Spero siano sopravissuti !Nonna Rachele