NONNA RACHELE

L'AMORE


A dodici anni ricevetti la prima dichiarazione d' amore per  posta; la mamma voleva aprirla ma papà lo impedì. Disegnò sopra la busta una grossa mosca  (allora i corteggiatori si chiamavano mosconi ) e me la consegnò chiusa con un sorrisetto ironico. La lessi e salii in camera mia, tallonata dalla mamma che secondo lei, doveva censurare il contenuto; gliela buttai sul letto e me ne andai. Era semplice dire:  stai tranquilla non mi piace; non lo feci e da quel momento fui sorvegliata a vista.  Mi lasciava andare da un' amica, però guarda caso, veniva sempre a chiedere in prestito lo zucchero o il sale, per vedere se ero veramente li. Mi accorsi che i miei cassetti venivano accuratamente perquisiti  e subito la
mia diabolica mente organizzò lo scherzetto: incartai una scatola e con un pastello rosso vi disegnai sopra due cuori intrecciati, la legai con un nastrino azzurro e la nascosi in fondo in fondo al cassetto. L'esca era troppo invitante e la mia curiosa madre non seppe resistere, con delicatezza l' aprì e vi trovò dentro un cartoncino con su scritto: AI CURIOSI CASCHI IL NASO. Cercò di rimettere tutto a posto in modo che non si capisse che razza di scornatura aveva preso.  Nessuna di noi disse niente, ma io intanto avevo un luogo sicuro per i miei segreti, perché  lei non l'aprì più. Dopo ebbi altri corteggiatori, ma fino da bambina avevo un clichè, tutti i principi delle fiabe erano biondi con gli occhi azzurri e avevo deciso di aspettare il mio principe, anche se come destriero mi accontentavo di una bicicletta.  Non ero fortunata non ce n'era uno. Quelli che rifiutavo o mi toglievano il saluto o restavano amici sperando nel futuro . Due dei rimasti erano così simpatici che desideravo  fossero miei fratelli  per poter continuare a ridere anche a casa.
Mia madre si era calmata perchè aveva capito di avere una figlia molto difficile. Avevo quasi  18 anni e le mie amiche avevano tutte il filarino, quando apparve sulla scena un bel  ragazzo biondo con gli occhi azzurri, era amico di miei amici. Così mi misi a parlargli sul principio con benevolenza,  poi mi accorsi che non mi piaceva e lo mollai. Un mese dopo ero fidanzata con uno che non poteva essere più moro di così e che aveva gli occhi verdi. Quello mi piaceva molto, infatti vissi con lui  52 anni. Per un anno ci frequentammo senza che Sherlock  Holmes (mia madre ) ne sapesse niente,  ma poi una sua cara amica linguacciuta le svelò il mistero. Prima di affrontarmi dato che ero grande ormai, deve aver discusso a lungo con papà, litigato (una volta tanto c'era un tema diverso) e li trovai tutte due d’accordo nel voler vedere in faccia il ragazzo della figlia. Rischiai forte; un ragazzo giovane e un po' timido che doveva venire a dare un tono ufficiale alla sua relazione voleva dire farlo scappare a gambe levate  ma non c' era altro mezzo in quanto mi avrebbero chiusa in casa. Io l'amavo molto e piangevo, ma forse era lo stesso anche per lui perchè venne a casa. Papà fu come sempre meraviglioso e tra di loro si stabilì una amicizia  che durò sempre. A mamma non piacque,  ma tanto io lo sapevo già che sarebbe stata gelosa di chiunque. Era andato tutto bene ed  io ero felice. Per oggi non riesco ad andare avanti  perchè  mi viene un groppo alla gola. Parlerò di lui appena sarò in grado di farlo. Nonna Rachele