NONNA RACHELE

MALINCONIA


. Oggi io e il telefonino ci siamo scaricati, solo che per lui è semplice; l’ho già attaccato col suo aggeggino alla corrente, ma io invece come faccio? In genere mi ricarico nel mio eremo verde, dove mi stanco da morire perché ci sono sempre mille cose da fare, però lo spirito si ricrea. Fa ancora freddo però e penso che andarvi non sia un toccasana per la
mia tosse; vado ai giardini. Un buon caffè al bar poi mi siedo su una panchina e cerco di trarre vantaggio guardando i praticelli verdi costellati di margheritine che mi ricordano quando ne coglievo un mazzolino e lo portavo alla mamma che lo metteva in un vasetto e mi faceva una carezza. Quanto tempo è passato, quante persone a me care non ci sono più, lasciamo perdere ….Un merlo nerissimo, lucido e con un magnifico becco giallo, fruga nell’erba e ogni tanto ingoia un bacherozzo e mi guarda soddisfatto. Beato lui, io non proverò certo la stessa gioia questa sera quando aprirò il cartoccio del prosciutto. Si guarda intorno senza paura poiché gatti non ne esistono più, in parte sono stati mangiati, gli altri sono sterilizzati e dormono nelle ceste in casa dei loro conviventi ( non mi piace chiamarli padroni ). Il gatto è un animale dignitoso che ti elargisce coccole, se ti sei fatto amare, altrimenti ti ignora. Il cane invece sente proprio il bisogno di appartenenza, pronto a dare anche la vita per te. Forse noi non
apprezziamo abbastanza questi nostri amici che sono così sinceri e ti amano anche se sei vecchio, malato, noioso e persino sporco. Oggi penso di essere pesante, sarei forse amata da un cane, ma non da voi che avete già la pazienza di leggermi. Perdonatemi!       Nonna Rachele