NONNA RACHELE

Post N° 35


Anche questo fa parte degli scavi archeologici nei miei cassetti; è stato scritto 25 anni fa. MIA NIPOTE La guardo, dicono che assomiglia a me, io non trovo; forse a volte è simile a me come carattere da dare l’impressione di qualche attinenza fisica. E’ senz’altro migliore di me, lei è bella, dolce, altruista, sempre desiderosa di piacere,di suscitare affetto, di rendersi utile. Da dove viene a me insperato dono, questa meravigliosa bambina che è mia nipote? Veronica, tesoro mio, non potrò mai ripagarti di ciò che tu mi hai dato. E’ molto difficile, ma cerca di non cambiare, combatti la vita che ci porta via le illusioni e ci incattivisce. Come rimpiango quella me stessa che ero e che non sono più, quella me stessa tanto ingenua da rasentare il ridicolo, così altruista da potersi chiamare stupida. Si quella bambina che ero e che piaceva tanto a papà che mi adorava, che mi chiamava la buona figliuola e con tanto dolore mi diceva: povero il mio vaso di vetro che viaggi con quelli di ferro. Ora il vaso di ferro sono io; efficiente donna d’ affari, ho perso per strada molti dei miei scrupoli e mi sono fatta una scorza arida e dura. Si deve se si vuol sopravvivere; è la legge della giungla. Non mi piaccio e spero un giorno di rammorbidirmi. ( Il mio sogno si è avverato dopo che sono andata in pensione .)