NONNA RACHELE

NOI, GLI INSOPPORTABILI


Si è vero! Mi sono resa conto che è vero, spesso lo siamo…..Sono molto obiettiva e ho cominciato ad analizzare me e i miei coetanei. O ci mancano gli argomenti o non conosciamo il senso della misura. Così quando gli amici mi hanno infastidita con le descrizioni dettagliate delle anamnesi riguardanti la loro salute, quella dei parenti o di persone che nemmeno conosco; poi medici consultati, terapie e medicinali, mi sono ridimensionata, ho solo accennato al male di cui soffrivo e se ho notato che rompevo le scatole ho tagliato corto. Mia figlia è stata danneggiata: è diventata il mio capro espiatorio, perché con qualcuno devo sfogarmi ! Però se decido di essere boy scout  per un giorno, la risparmio in modo da non dovere poi andare a recuperarla a CHI L’HA VISTO. La frequentazione coi miei giovani amici blogger ha cambiata la mia ottica. Osando potrei dire che sono migliorata ? No, sono diventata una disadattata. Mia figlia ride quando dico che sono troppo giovane per la mia età, ma è così. Quando con pazienza ascolto un mio coetaneo che non ha avuto il mio ardire o meglio la mia presunzione e saggiamente non si è buttato nella mischia dei giovani e mi racconta tutti i dettagli di malattie e di morti, ne esco distrutta, sbuffante come la ventenne che non sono. Insomma sono un ibrido né carne né pesce e non ho una collocazione ideale. Per quanto la mia volontà di migliorare, sono troppo vecchia per i giovani e troppo giovane per i vecchi. Ma quando mai ebbi la dabbenaggine di credere che sia possibile invecchiare più lentamente ? Anche perché  se dentro mi sento mi sento giovane, fuori c’è un incarto che denuncia l’età meglio di un documento. Mi sono rimaste due amiche che sarebbero in grado di seguirmi e avventurarsi nell’ informatica, ma non sono così pazze per farlo. Ne ho altre che invece mi angosciano, ci sono solo in apparenza, dicono cose strane,una parla del marito morto da parecchi anni e brontola perché è già buio ed è ancora fuori con questo freddo. Un’altra non sa più telefonare, una non sa leggere e si giustifica dicendo che non ci vede….una se esce di casa non sa più tornare. Dio mio! Sarò così anch’io fra poco? Meglio non pensarci e vivere alla giornata. Mi congratulo con me stessa….perché quest’ ultima frase è basilare.NONNA  RACHELE