Passando davanti ad un negozio di filati ho visto in vetrina un magnifico poster con una cascata di bozzoli di bachi da seta. Ho sorriso e mi sono tornati vivi i ricordi di quando ero bambina. A quei tempi le donne si industriavano moltissimo per portare a casa un po’ di denaro che permettessero loro anche qualche extra. Verso la fine d’aprile andavano tutti a dormire al piano terra, in cucina o nel fienile; liberavano le camere al primo piano e vi sistemavano dei graticci appesi al soffitto. Andavano poi nel giorno convenuto in paese ad acquistare i bacolini neonati da un uomo che arrivava su un calesse pieno di scatole coperte da fitti veli, li portavano a casa e li sistemavano sui graticci cosparsi di foglie di gelso tritate.
I BACHI DA SETA
Passando davanti ad un negozio di filati ho visto in vetrina un magnifico poster con una cascata di bozzoli di bachi da seta. Ho sorriso e mi sono tornati vivi i ricordi di quando ero bambina. A quei tempi le donne si industriavano moltissimo per portare a casa un po’ di denaro che permettessero loro anche qualche extra. Verso la fine d’aprile andavano tutti a dormire al piano terra, in cucina o nel fienile; liberavano le camere al primo piano e vi sistemavano dei graticci appesi al soffitto. Andavano poi nel giorno convenuto in paese ad acquistare i bacolini neonati da un uomo che arrivava su un calesse pieno di scatole coperte da fitti veli, li portavano a casa e li sistemavano sui graticci cosparsi di foglie di gelso tritate.