NONNA RACHELE

RITORNO PROBLEMATICO


Rapallo ci ha accolto con la solita profusione di fiori e di colori: traboccava di glicine e le aiuole ci stordivano col profumo intenso dei giacinti. Io e mia cugina abbiamo passato nove giorni di sole e di clima primaverile, abbiamo fatto lunghe passeggiate e respirato un’ aria impagabile; poi c’è stata una giornata di pioggia, vento e grandine, ma possiamo  accontentarci perché gli ultimi giorni sono stati discreti. E’ stata veramente una vacanza che ci voleva perché ci ha risanate entrambe e ci ha risollevato lo spirito. Tutto bene? Non precisamente dato che un diavoletto dispettoso ha giudicato che fosse troppo per noi e si è attivato per procurarci qualche imprevista noia. Il viaggio di ritorno è stato……. ve lo racconto… giudicate voi. Sono venuti a prenderci Eros e Valeria ( genero e figlia di mia cugina ) due persone carine e gentili. Hanno preso la macchina grossa per farci viaggiare comode in quanto mia cugina Mariola ha comprato parecchie cose visto che i prezzi sono più convenienti che da noi.
Domenica alle 14,30 siamo partiti. Io che ho paura delle gallerie e non vedo l‘ora di uscirne vedo che Eros rallenta e non capisco perché. Appena fuori accosta il più possibile e la macchina si ferma. Valeria indossa rapidamente il blusotto giallo e di corsa va a posizionare il triangolo. Poi cominciano a consultare le istruzioni che in teoria dovrebbero risolvere il problema; staccano tutti gli oggetti metallici dal portachiavi: niente da fare. C’era traffico, per fortuna non viaggiavano i camion, ma i pullman si. Finalmente il motore sembra rinsavito. Veloce corsa di Valeria a recuperare il triangolo e si parte. Io sempre più spaventata di rimanere in galleria, dato che la padrona dell’ albergo mi aveva raccontato che venti giorni prima era bruciato un mezzo in galleria e aveva coinvolto alcune macchine. Non c’erano stati né morti né feriti, ma la macchina di sua nuora era andata in fumo. Facciamo dieci chilometri e siamo di nuovo fermi: Valeria corre a rimettere il triangolo . Togli la chiave, rimetti la chiave, aspetta un po’ ….si parte.
Eros decide di uscire dall’autostrada per essere meno in pericolo. Dopo tre chilometri, si ripete puntualmente la storia per parecchie volte. Devo dire che Eros e Valeria sono persone uniche, perché oltre ad essere molto educati hanno i nervi d’acciaio perché, almeno in apparenza, non davano nessun segno di nervosismo. A pezzi e bocconi arriviamo a La Spezia nella vana speranza di trovare un meccanico, ma la giornata festiva era tale anche per gli altri. Eros allora telefona al fratello: "Fausto sarebbe molto scomodo per te venirci a prendere a La Spezia?" Poi gli ha precisato di prendere la macchina grossa perché eravamo in quattro e con molti bagagli. Ci siamo messi ad aspettare, ma Reggio non era dietro l’angolo. Finalmente è arrivato il nostro salvatore con la moglie Oriana. Siamo partiti, i due fratelli davanti e noi donne pressate dietro tipo sardine. Ero felice che avessero risolto il problema, ma mi dispiaceva che le  altre fossero scomode e di aver disturbato tante persone per noi e poi ora Eros dovrà pure tornare a La Spezia a recuperare la macchina. Guarda un po’ se due vecchie signore devono procurare tante seccature! Alle ventitré siamo arrivati sani e salvi a casa. Grazie Valeria, grazie Eros, grazie Fausto , grazie Oriana. NONNA   RACHELE