NONNA RACHELE

LA DISTRATTA PER ANTONOMASIA


Avevo già scritto questo post, ma ho pensato di renderlo anonimo, per non urtare la sensibilità  dei nipoti che questa nonna adorava. Diciamo il peccato ma non il peccatore! Era una donna simpatica, intelligente, buona, e spiritosa; raccontava lei stessa le avventure  che le capitavano per la sua distrazione e ci rideva su allegramente. Famosa per questo suo difetto che non si poteva nemmeno definire tale, tanto era spassoso, io la conobbi appena sposata perché veniva spesso da mia suocera, la quale mi aveva spiegato che era così anche da giovane. Quando avevano tutte due  i bambini piccoli, la domenica l'andava a prendere per uscire insieme, ma lei non era mai pronta, però alle sue rimostranze, la rassicurava che avrebbe fatto prestissimo a prepararsi. Prendeva le scarpe del bambino, ma mentre si procurava le calze, le depositava nel cassetto e lo chiudeva e per parecchio tempo non riusciva a ritrovarle, mentre mia suocera sbuffava. Per me però la distrazione più grossa fu quando, arrivata a un semaforo rosso in bicicletta frenò, ma dimenticò di appoggiare i piedi a terra, con le immaginabili conseguenze.
Una volta uscì da una salumeria, provò ad aprire la bicicletta ma poiché non ci riusciva chiamò un meccanico e fece rompere il lucchetto. Appena a casa vide che la sua bicicletta era in cortile e dovette tornare di corsa a restituire il maltolto e pagare una nuova  serratura alla proprietaria. Una mattina non si sentiva bene, mise il termometro e visto che segnava 39 gradi, si coricò e chiamò il medico che la trovò completamente sfebbrata dato che la temperatura era quella di un nipotino che aveva il morbillo. Al mercato frugando in un banco di cavolfiori, ne trovò uno molto bello e perché non glielo portassero via lo mise sotto una ascella, ma poi ne reperì uno ancora migliore, se lo fece pesare, pagò e stava per andarsene, quando il fruttivendolo le chiese : "e quello sotto il braccio ?" Nella piazzetta un giorno c ‘era un venditore di piccioni, chiese il prezzo e trovandolo molto conveniente, gli disse di dargliene  8 e di ucciderli. "Tutti ? "chiese il malcapitato... "Si , si" . Dopo 4, rifece la stessa domanda, e lei : "ammazzi pure , ammazzi pure….." ma quando, le presentò il conto, lei sbalordita chiese: "ma come... il prezzo non era al paio ?" Naturalmente no …..Ne prese solo  4, dato che non aveva con se  il denaro per tutti e lasciò il povero  uomo molto incavolato . Era tipico poi che al mattino una volta fatta la spesa si fermasse da noi per far vedere a mia suocera i suoi acquisti e per far due chiacchiere, quando si accorgeva che era tardi, rimetteva tutto nella borsa e partiva di corsa. A mezzogiorno però quando si doveva buttare la pasta, questa era introvabile, in compenso aveva abbandonato le bistecche. Mia suocera le telefonava arrabbiatissima di tornare  per  effettuare lo scambio. Ce ne sono certamente ancora, ma non ricordo altro al momento. Però mi sembrano sufficienti per una bella risata !NONNA   RACHELE