NONNA RACHELE

Tonino


Sono la nipote di Nonna Rachele e stamattina dopo che l’ho sgridata perché è pigrona e con questo caldo non ha voglia di scrivere nuovi post, ha cercato di giustificarsi dicendo che non sapeva cosa scrivere, però stimolata ha cominciato a raccontare un sacco di cose interessanti.Ho quindi preso in mano la situazione e ve ne racconto una sotto dettatura, perché mi è piaciuta molto.Durante la guerra il preside dell’Istituto di Ragioneria di Reggio Emilia, detto “Pedivella” aveva fatto un giro per le classi richiedendo a tutti gli alunni di portare rottami di ferro per la patria.Nessuno sapeva come mai gli fosse stato attribuito questo soprannome, ma ormai Pedivella era così in voga che a fatica si riusciva a ricordare il suo vero cognome e lui ne era al corrente, pur facendo finta di niente.I ragazzini delle classi inferiori si erano dati da fare, mentre quelli dell’ultimo anno (avendo altri interessi per la mente) non avevano portato niente.
Furono sollecitati di nuovo dal preside, e quel pomeriggio Tonino, uno dei ragazzi più spiritosi della classe, fece il giro dei meccanici di Reggio e si fece dare da ognuno qualche vecchia pedivella e ne riempì una borsa.Il giorno dopo quando il preside andò a verificare se gli avevano obbedito, dicendo: “vediamo cosa avete portato”, Tonino prese la sua borsa, e squotendola fece uscire tutte le pedivelle.Tutti i ragazzi e i professori scoppiarono a ridere e non sapevano come fare a star seri.Questo Tonino era un ragazzo veramente particolare. Era stato obbligato dal padre a prendere un diploma da ragioniere pur essendo un bravissimo scultore. Una volta diventato ragioniere Tonino si iscrisse di nascosto all’Istituto d’Arte di Reggio, mentre il padre lo iscrisse a Bologna alla Facoltà di Economia e Commercio.Tonino per evitare discussioni con il padre si alzava tutte le mattina all’alba facendo finta di prendere il treno per Bologna ma  poi aspettava che arrivasse l’ora dell’inizio lezioni all’Istituto d’Arte.Frequentò tutti i tre anni, e una volta diplomato potè finalmente realizzare il suo sogno di iscriversi  alla facoltà di Architettura e a quel punto il padre si dovette arrendere!Attualmente Tonino è un noto e  stimato architetto di Reggio Emilia.