NONNA RACHELE

LA SAPONETTA CANADESE


 Durante la guerra, mamma e altre signore facevano il sapone conservando le cotenne di maiale e qualche altro scarto di cucina ai quali aggiungevano soda caustica. Ne usciva un sapone detergente per il bucato ma veniva impiegato anche per le nostre abluzioni quotidiane.Lo odiavo, ma poiché non c’era altro mi adattavo. In un’assolata mattina il paese fu invaso dai canadesi. La guerra era finalmente finita; i soldati distribuivano stick di caramelle ai bambini e riuscivamo anche noi ragazzine ad assaggiare dopo anni la cioccolata . C’era un’aria di festa, si cantava e si rideva. Due ufficiali chiesero dove ci fosse un bagno; l’unico era a casa mia per cui vennero a chiederci ospitalità. Mamma accese lo scaldabagno a legna e riempì la vasca d’acqua.I canadesi non ne uscivano più e poiché si sentiva l’acqua scrosciare io ero pronta con gli stracci per andare a fermare le tracimazioni. Grande fu la mia sorpresa quando mi trovai un bagno perfettamente in ordine. Poi lanciai un urlo : nel portasapone c’era un’enorme saponetta da bagno: era azzurra, panciuta, profumata…. non facevo che palparla, accarezzarla e annusarla.Che meraviglia !!!!!Scongiurai mamma di lasciarla a me; deve aver avuto compassione perché me la lasciò. Vennero le mie amiche a vederla e ad annusarla. Come tutto è relativo, fu l’unica giornata veramente felice dall’inizio della guerra.