Cosa possono fare tre ragazzi che, in estate, durante la guerra vorrebbero divertirsi?Solo aguzzare l’ingegno e accontentarsi di quello che ne esce e in questo modo pensare un po’ meno allo stomaco che brontola e vorrebbe dopo anni, finalmente, fare una bella indigestione.La mia amica Laura abitava con il padre e la donna di servizio in una grande villa antica.Era rimasta senza mamma in tenera età ed io a volte le prestavo la mia perché nonostante il padre l'adorasse, in certe cose le mancava il lato femminile a cui appoggiarsi.Vivevano della rendita di un grande podere per metà irriguo; abitavano la parte centrale della casa ed avevano affittato le ali a famiglie sfollate dalla città. In una parte abitava Anna, una maestra vedova con due figli di cui uno lontano in guerra, l’altro, Afro viveva con lei.Era un ragazzo intelligentissimo, per intenderci un tipo da nove o dieci in greco e latino. Le scuole avevano subito un bombardamento ed erano chiuse, ma lui continuava a studiare da solo tallonato dall’Anna (anche il figlio la chiamava col nome di battesimo).Se pensate ad un secchione vi sbagliate, era simpatico ed allegro. Noi tre eravamo sempre insieme per vedere se si poteva combinare qualche lazzaronata. Un giorno fondammo il nostro club di tre soci, lo chiamammo: POCHI MA BUONI.
L'ALTANA
Cosa possono fare tre ragazzi che, in estate, durante la guerra vorrebbero divertirsi?Solo aguzzare l’ingegno e accontentarsi di quello che ne esce e in questo modo pensare un po’ meno allo stomaco che brontola e vorrebbe dopo anni, finalmente, fare una bella indigestione.La mia amica Laura abitava con il padre e la donna di servizio in una grande villa antica.Era rimasta senza mamma in tenera età ed io a volte le prestavo la mia perché nonostante il padre l'adorasse, in certe cose le mancava il lato femminile a cui appoggiarsi.Vivevano della rendita di un grande podere per metà irriguo; abitavano la parte centrale della casa ed avevano affittato le ali a famiglie sfollate dalla città. In una parte abitava Anna, una maestra vedova con due figli di cui uno lontano in guerra, l’altro, Afro viveva con lei.Era un ragazzo intelligentissimo, per intenderci un tipo da nove o dieci in greco e latino. Le scuole avevano subito un bombardamento ed erano chiuse, ma lui continuava a studiare da solo tallonato dall’Anna (anche il figlio la chiamava col nome di battesimo).Se pensate ad un secchione vi sbagliate, era simpatico ed allegro. Noi tre eravamo sempre insieme per vedere se si poteva combinare qualche lazzaronata. Un giorno fondammo il nostro club di tre soci, lo chiamammo: POCHI MA BUONI.