NON OMOLOGATO

Talpe Dda, condannato Totò Cuffaro (Forza Italia)


Palermo, 5 anni per favoreggiamentoIl presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro è stato condannato a cinque anni nel processo per le "talpe" alla Dda di Palermo. I giudici hanno escluso l'aggravante di aver favorito la mafia. Il governatore era accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreti d'ufficio. La Procura di Palermo aveva chiesto la condanna a otto anni di reclusione. Immediatamente dopo la lettura della sentenza, Cuffaro si è detto "contento di essere stato riconosciuto non colluso con la mafia", e ha annunciato di non avere nessuna intenzione di dimettersi: "Resto presidente della Regione Sicilia"."Voglio ringraziare e abbracciare mia moglie, i miei figli, i miei genitori e i siciliani che mi hanno sostenuto in questi momenti difficili - ha detto ancora il governatore - E' stata una giornmatadrammatica, difficile, ma mi conforta che ora tutti sanno che non ho favorito la mafia. So che devo da domani mattina di buon'ora ora come sempre incontrerò la gente e alle 8 devo sedermi al mio travolo di lavoro perché la Sicilia ha bisogno di un presidente che la faccia crescere".I giudici, oltre a Cuffaro, hanno condannato complessivamente a 40 anni di carcere gli altri imputati del processo. A 14 anni di reclusione è stato condannato l'ex manager della sanità privata Michele Aiello (associazione mafiosa, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, truffa, accesso abusivo al sistema informatico della Procura e corruzione); la pena di 7 anni è stata inflitta maresciallo del Ros Giorgio Riolo (associazione mafiosa, accesso abusivo al sistema informatico della Procura, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, corruzione e interferenze illecite nella vita privata altrui); 4 anni e 6 mesi al radiologo Aldo Carcione (rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo al sistema informatico della Procura).Sei mesi la pena inflitta all'ex segretaria della Procura Antonella Buttitta (accesso abusivo al sistema informatico della Procura e rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio); un anno a Roberto Rotondo (favoreggiamento); 3 anni a Giacomo Venezia (favoreggiamento); 9 mesi a Michele Giambruno (truffa e corruzione); 9 mesi a Salvatore Prestigiacomo (corruzione); 2 anni ad Adriana La Barbera (corruzione); 2 anni ad Angelo Calaciura (corruzione); 4 anni e 6 mesi e 1.500 euro di multa a Lorenzo Iannì (truffa).La condanna al pagamento di 400 mila euro è stata inflitta alla società "Atm - Alte Tecnologie Medicali" (truffa) e al pagamento di 600 mila euro alla società "Diagnostica per immagini Villa Santa Teresa" (truffa), le due persone giuridiche imputate. Ad entrambe il tribunale ha concesso le attenuanti generiche.da tgcom