Facciamoci belle!

Trucco al naturale


La pelle è naturale, ma il trucco c'èColori universali e formule leggerissime 
Donne irrequiete? Non trovano mai il colore giusto - che brutti quegli stacchi tra mento e collo - o lo sentono troppo presente sulla pelle. Due problemi superati: il fondotinta, oggi, si gestisce in modo facile. Primo, la nuance ideale c’è per tutte: lo conferma il gran lavoro fatto da molte aziende cosmetiche per adeguarsi ai recenti mix etnici. «Lo scorso anno il Dipartimento sviluppo prodotto e innovazione di Estée Lauder ha riformulato la palette dei suoi fondotinta adattandola ai nuovi sottotoni epidermici. Dal gigantesco data base di foto raccolte in tutto il mondo sono stati realizzati 21 colori, che coprono circa l’85% di tutte le sfumature di pelle», spiega Luigi Tomio, responsabile tecnico make up di Estée Lauder Italia. «Qualche curiosità: ogni Paese sceglie una gamma di 6 tonalità; in Italia come nell’Europa del sud, per esempio, niente tinte troppo pallide o scurissime; la più amata si chiama Pebble ed è medio scura; negli Usa la più venduta è Fresco, un bel beige chiaro, mentre i beige rosati piacciono sempre di meno». Colore a prova di errore? «Il nostro ultimo fondotinta permette a ogni donna di creare il tono più simile alla sua pelle. In ogni flacone ci sono due scomparti che contengono un colore chiaro e uno scuro, che si possono usare da soli oppure miscelati tra loro in modo mirato. Come? Basta posizionare l’erogatore sulla nuance preferita tra le 5 possibili e premere. E fa tutto lui: un piccolo dispositivo preleva la giusta dose di prodotto da entrambi i contenitori e produce il colore scelto», spiega Gucci Westmann, direttore artistico internazionale di Revlon. L’altro cruccio: texture pesanti o troppo coprenti? Sono in via d’estinzione: i fondotinta moderni - compatti, fluidi, in mousse - sono sempre più eterei. Tra gli ingredienti che fanno la differenza in fatto di leggerezza ci sono i minerali. Ispirandosi alla carnagione di seta delle donne asiatiche, Clinique ha fatto produrre il suo fondotinta must have (ora in vendita solo nei beauty store Sephora e in profumeria dal prossimo marzo) da una società artigianale giapponese che, grazie a macchinari e tecnologie speciali, è riuscita a ottenere una consistenza quasi impalpabile: una polvere morbidissima disseminata di minuscole bollicine d’aria, a cui si deve l’effetto velluto del prodotto e il risultato supernaturale sul viso. Una pelle da sedicenne è quello che promette la linea Mineralize di Mac che, oltre ai fondotinta e alle ciprie, annovera anche blush e ombretti, tutti formulati con una miscela di ben 77 minerali che sta per essere brevettata. Conclude Nick Gavrelis, vice president of global product development, Mac Cosmetics. «Essere perfette senza sembrare truccate: è questo che vogliono le donne più esigenti, e il fondotinta ai minerali risponde benissimo alle loro esigenze di bellezza. Perché fa tutt’uno con la pelle, assicurando un aspetto fresco e radioso per molte ore».