ECCOMI!
si dice che sbagliando s'impara...ma allora io sono ancora all'ABC
Creato da balliamosulmondo08 il 17/07/2008Se non vivi la tua vita essa ti punirà!
(ognuno ha la sua natura, il suo modo di essere: rispetta il tuo)
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IO SBAGLIO
Io sbaglio.
Sì, io sbaglio.
Io sono una che sbaglia.
Sì, mi si dirà: Tutti sbagliamo.
E invece.
Io sbaglio molto più di tutti gli altri, e se mi si venisse a proporre un elenco di errori, io son sicura che li ho commessi tutti, e se qualcuno mi dicesse che ha fatto un errore che io non ho fatto, io son sicuro, al cento per cento, che ho fatto anche quello, ma se anche fosse, che c’è qualcuno che ha fatto degli errori che io non ho fatto, ne dubito, ma se esiste quel qualcuno, sono certa che io ho sbagliato molto di più, e se anche fossi superata nel numero di errori, io sono sicura che ho sbagliato molto di più, e molto più profondamente.
Io sbaglio quando scelgo, mi trovo a fare una scelta e scelgo sempre la soluzione sbagliata (bella parola, soluzione, in questo frangente), e per non sbagliare, spesso non scelgo, e anche in questo, io sbaglio, ché la procrastinazione, ovvero lo scegliere di non scegliere, è uno dei miei errori più frequenti: il pensare che le cose e le situazioni si risolvano da sé è uno sbaglio e spesso è uno sbaglio che complica gli sbagli rendendoli sbagli più grandi.
Sbaglio facendo e sbaglio non facendo, sbaglio parlando e non parlando, scrivendo e non scrivendo e si potrebbe continuare questa tiritera usando qualsiasi verbo, tanti sono stati, sono e saranno i miei errori.
Io ci provo a non farne più, di errori, ma mi vengono lo stesso.
Non so mica com’è che mi capita.
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Dopo la legge" Via i cani, via le zecche", ora si indaga come i Ris di Parma per dare un nome, anzi un proprietario alle pupù sparse per le strade d'Italia o nei parchi... Poi ci vengono a racconatare che porti fortuna, giusto per tirarti su il morale. Ma quando ne pesti una, per strada o nel prato dove ti eri inoltrato romantico con la fidanzata, provi solo disgusto. E un po’ di rabbia. Per quanto riguarda la prima trovata, il Gruppo Ferrovie dello Stato per far fronte al problema pulci e affini nei vagoni, ha vietato dal 1 ottobre la circolazione sui "nostri trenini", dei cani di media e grossa taglia, cioè quelli che pesano più di sei chili. Mentre i più piccoli, e tutti gli altri animali, dovranno viaggiare dentro il trasportino. Ma non è mica finita qui, perchè ogni viaggiatore che non faccia parte del genere umano, potrà salire a bordo dei treni,solo con un regolare certificato rilasciato dal veterinario(rilasciato da meno di un mese) che attesti sull'animale l'assenza di «infestazioni o patologie trasmissibili». Sono esenti da tale norma, piccoli pesci e i cani guida per ciechi,che continueranno tranquillamente a viaggiare. La sanzione per i trasgressori è di 100 euro, pari a quanto le Ferrovie pagherebbero per far disinfestare il vagone! La seconda norma arriva da Vercelli, dove la «merde de chien» non è opera d’arte, ma flagello biblico, con proteste indirizzate al Comune, ai blog, alle rubriche di lettere. L’Assessore all’Ambiente, ha così deciso di usare tolleranza zero anche in questo campo del pubblico decoro. E per convincere i concittadini che d’ora in avanti dovranno usare sul serio palettine e sacchetti ha annunciato che ricorrerà al test del dna per rintracciare i maleducati. Il test del dna scatologico è già stato adottato con successo a Colonia. (Già, ma lì sono tedeschi!). In un quartiere di Tel Aviv è partito il censimento biologico dei cani per lo stesso fine: le bestiole che si sottopongono al prelievo di saliva vengono premiate con biscottini, ossi finti e altri giochetti di loro gradimento. Insomma, gratta gratta, scopri che ci troviamo di fronte a un fenomeno globale, a un gemellaggio internazionale di metropoli e capoluoghi di provincia nel nome della cacca di cane. Ci vorrà qualcuno che faccia il lavoro sporco - è il caso di dirlo. Chi raccoglierà i campioni biologici? C’è pericolo di inquinare la scena del delitto? Bastano semplici operatori ecologici? O serve la Polizia municipale? O, dato che sono in ballo reperti genetici, occorre rivolgersi agli onnipotenti Ris? Il dibattito è aperto. Nella pubblica amministrazione non sono segnalate gare di solidarietà. Tant’è che lo stesso Assessore ha dichiarato con stoico entusiasmo: «Sono disposto a offrirmi volontario pur di camminare su viali e marciapiedi liberi dalle cacche». Chi non le ama, mi segua. Se proprio andasse male c’è sempre il detective bambino dello «Strano caso del cane ucciso a mezzanotte». Lui il mistero, nel romanzo di Mark Haddon, lo risolveva. Certo, quella è letteratura. Ma quando si tratta di tolleranza zero, per passare dalla fantasia alla concretezza, serve sempre parecchia immaginazione. A voi la parola, padroni di Fido e non!!! Ecco perchè si vogliono punire i padroni incivili che lasciano Fido a scagazzare dove gli pare senza raccogliere disciplinatamente, gli escrementi degli amati quadrupedi. |
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