Ma non so se vale la pena!

Post n°10 pubblicato il 11 Aprile 2008 da nonsenepuopiudgl
 

Qualche giorno fa, come sempre al lavoro, mi sono trovata a dare le solite informazioni, non alla persona direttamente interessata ma ad un genitore "premuroso", che pretendeva di avere i certificati inerenti la sua povera pargola, che per motivi di studio non poteva venire di persona, ed al quale ho spiegato in modo molto garbato che proprio non si poteva fare.

Risultato? Una sottospecie di collega che non è mai stato presente al lavoro in tutta la sua vita "professionale", è intervenuto in difesa del "povero utente" al quale veniva negato un "piacere" alla buona.. perchè in fin dei conti ci si conosce tutti... (così ha detto). Alla fine ha detto all' utente di ripassare più tardi perchè ci avrebbe pensato lui ed infatti, fuori orario, ha chiesto ad un' altra persona di fare quei certificati e poi pomposamente li ha consegnati all' utente che si è profuso in mille inchini e ringraziamenti! E’ l’ Italia che va… Per uno che rispetta le regole, ce ne sono poi altri dieci che non lo fanno e trovano sempre il modo di aggirare l’ ostacolo... Ma quello che è più triste è che l’ italiano medio, che ottiene quello che vuole per vie traverse, sarà contento fino a quando la prassi del “piacere alla buona” favorirà lui e non un altro; in quest’ ultimo caso infatti, comincerà a inveire contro la disonestà di colui che aveva ringraziato precedentemente!

E allora sì, forse è uno sforzo inutile anche quello di vomitare! Mi sono sentita dire spesso: "Niente cambierà mai se tutti stiamo zitti"! E forse è vero, in parte, ma è altrettanto vero che non tutti sono disposti a parlare; e poi ci sono quelli che obiettano - qualunquisticamente- "ma perchè proprio io devo parlare"?

E così da un " barile all'altro" e da una "patata bollente all' altra", le situazioni ristagnano e si incancreniscono fino a diventare la prassi.

 
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Certe cose non cambieranno mai...

Post n°9 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da nonsenepuopiudgl

Ebbene sì, certe cose non cambieranno mai. Gli italiani, in genere sono un popolo di furbacchioni e vivono secondo "l' arte di arrangiarsi"; se poi cominciamo a scendere nel particolare delle categorie ci rendiamo conto che certe situazioni non cambieranno davvero mai. Stamattina arrivo in ufficio e come sempre da circa 7 o 8 mesi, chiedo chi è in ferie o in malattia, perchè questo vorrebbe dire che ho un computer e quindi posso lavorare (sono precaria in tutti i sensi: contratti non stabili e addirittura nemmeno una postazione). E' un ufficio pubblico come tanti, posizionato in un paese pigro e sonnolento in cui non si ha la minima percezione che possa esserci qualcosa oltre. Un impiegato che in 20 anni o più non ha mai lavorato, è stato costretto a rientrare dopo un lungo periodo di ferie, malattie e non si sa cos' altro, ma continua a fare comunque i suoi "porci comodi" esprimendo vari giudizi sui suoi colleghi e su noi precari... Tutti sanno della situazione, ma nessuno parla per evitare di veder andare in fumo il proprio "orticello". Ed ecco perchè dico: certe cose non cambieranno mai! Che schifo!

 
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ma vaff...

Post n°7 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da nonsenepuopiudgl
Foto di nonsenepuopiudgl

 
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