NSC-Non Siamo "Cani"

In Giro per L'Italia - altre disavventure


Da: Sezione Massa Carrara ANTA onlus [mailto:massacarrara@...] Inviato: lunedì 7 aprile 2008 12.57A: 'Vicepresidente Nazionale ANTA onlus'Oggetto: Comuncato Stampa:Massa(MS)- Cani deportati e gare d'appalto COMUNICATO STAMPAMassaGare d´appalto al ribasso e cani deportati come pacchi postaliRichiesta al Comune per fare annullare la gara d´appalto Forse ai più questa cosa non interesserà, ma a chi lotta per il rispetto dei loro diritti e per chi li ama incondizionatamente e per l´affetto che ti danno, quello che sta succedendo importa, e anche parecchio.Stiamo parlando dei nostri amati amici quattrozampe e in particolare di cani, che oramai sono presenza fissa in quasi tutte le case degli italiani.Purtroppo però esiste una piaga chiamata "randagismo", e il nostro Comune non ne è esente. Da quando questa associazione è nata nel 2005 si è prefissata lo scopo di creare una struttura per raccogliere i cani abbandonati sul territorio e soprattutto di riportare a casa i 110 cani che vengono "ospitati" in un canile privato in quel di Reggio Emilia.La cronaca ci rende sempre più noto che la maggior parte di questi canili privati, nati come funghi in questi ultimi anni, siano anche dei lager ben dimostrati dai fatti,  e in maggioranza dei semplici contenitori per far soldi. A Massa il 31 dicembre è scaduta la convenzione con il canile di Reggio Emilia, di conseguenza è stato aperta un´altra gara di appalto, dove notiamo stranamente che non hanno partecipato associazioni animaliste ne gestori privati della toscana, ma solo tre canili di fuori regione e nessuna associazione. Teniamo a precisare per l´ennesima volta che l´associazione di per sé contraria a questa "deportazione" di cani in canili privati fuori regione, per gli ovvi motivi citati qui sopra, visto che non viene garantito il benessere psico-fisico dell´animale e nessuno lo verifica, vista la lontananza dai Comuni affidatari, e soprattutto l´impossibilità di poter fare adottare i cani ospitati ai cittadini massesi, sempre per ovvie ragioni, ha sempre espresso agli amministratori locali il suo dissenso, proponendo soluzioni valide,come la realizzazione del famoso "canile di costa"  ma fino ad oggi andate nel dimenticatoio. Oggi  ci troviamo a constatare che i nostri timori sono ancora più fondati. Dobbiamo fare una premessa i cani alloggiati a Reggio Emilia costano al Comune di Massa EUR 1.80 più IVA al 20%, ovviamente il prezzo si riferisce a tre anni fa quando il gestore ha vinto la gara d´appalto. Adesso è ovvio pensare che se tre anni fa la cifra era quella, visto i rincari degli ultimi anni, soprattutto del carburante e del costo della vita, che vanno ad incidere sui prezzi dei prodotti utilizzati per accudire e mantenere i cani è ovvio pensare che il prezzo a cane/die sarebbe aumentato e non sceso.Difatti la base d´asta del Comune partiva da 3,00 cane/die per tre anni, perciò si era previsto l´aumento, ma la cosa sconcertante è che l´unico pensiero del Comune è stato quello di pensare a risparmiare, infatti si aggiudicava la gara solo ed esclusivamente  chi presentava il prezzo più basso. E il benessere degli animali dove lo lasciamo? E se il prezzo è al ribasso chi ci garantisce che non paghino gli animali il risparmio ottenuto? C´è da dire inoltre che i Comuni su questo punto si affidano ad autocertificazioni presentante in sede di gara da chi partecipa, perciò niente viene verificato direttamente e quindi, se la documentazione presentata è in regola l´unica cosa che conta è il prezzo offerto. Carissimi cittadini amanti degli animali e per tutti coloro che hanno un occhio sensibile, la gara d´appalto, ben visibile sul sito del Comune di Massa,(http://portale.comune.massa.ms.it/?q=node/217 ) è stata vinta per la gioia dei nostri amici pelosi, che sicuramente staranno scodinzolando dalla gioia al pensiero di essere di nuovo deportati, da un allevatore di Parma - Dott. Bocchi che ha offerto un prezzo di  EUR 1.40 cane/die, e dove in internet si può trovare diverso materiale di altre associazioni sul conto di questa persona e del suo canile che fanno pensare che questo canile non sia adeguato e confacente per mantenere un tenore di vita quanto mai decente degli animali ospitati,  si fa notare inoltre che l´attuale affidatario, Balugani,  ha dato un prezzo di EUR 2,05. La domanda sorge spontanea, ma se tutto è in aumento, come è possibile ribassare un prezzo che era di per se già contenuto tre anni fa ( EUR 1.80)? Infatti ci sembra più legittimo il prezzo presentato dall´attuale gestore che si è dovuto adeguare al crescente costo della vita. Chi farà le spese di tale ribasso? Il Comune si è fatto questa domanda prima di aggiudicare la gara? Quei poveri 110 cani che presto verranno deportati come pacchi postali da un canile ad un altro avranno la garanzia di ricevere tutte le cure del caso? Che non è solo somministrare loro del cibo qualunque, ma cibo adeguato e di buona marca e adatto alle varie patologie presenti ai vari tipi di cani, cure veterinarie adeguate ad ogni singolo cane, struttura che presenti almeno gli standard per garantire il benessere dell´animale, pulizie giornaliere e igiene, sgambatura dei cani per evitare stress da degenza in canile, un insieme di cose che con EUR 1.40 è possibile garantire?Rammentiamo inoltre che questi sono canili privati e non accolgono gli animali perché li amano spassionatamente, ma solo per avere anche un guadagno, perciò da 1.40 EUR è ovvio che dobbiamo anche decurtare la quota di guadano del gestore, a meno che non sia un santo benefattore! Da nostra esperienza, come associazione attiva su tutto il livello nazionale,  siamo arrivati alla conclusione che per garantire un standard decente ai cani ospitati nei canili non è possibile scendere sotto i 2 euro e cominciano ad essere pochi anche quelli. Quindi concludiamo con il chiedere al Comune di Massa, in primis al Sindaco, di annullare la gara d´appalto, facendo un atto dimostrativo di buona volontà e di rispetto verso i diritti degli animali,  lasciando i cani dove si trovano attualmente ed accettare l´offerta dell´attuale gestore di 2,05, che ci sembra più conforme e dove i cani da nostra verifica personale effettuata non molto tempo fa, vengono custoditi in maniera decente. Evitando ai cani, ripeto sono 110, la deportazione di massa con conseguente stress psico-fisico, in una struttura che non sappiamo cosa garantisce a quel costo. Siamo anche disposti a muovere una petizione popolare via web tramite i nostri canali informativi a livello nazionale per cercare di annullare la gara e crediamo che la partecipazione possa essere numerosa.  Massa, 07 aprile 2008