Tra musica e parole

Prometto di sbagliare


 
 Non voglio tragitti senza massi, persone senza problemi, ancor meno glorie senza lacrime. Non voglio il tedio del continuare appena, l'obbligo del sopportare, muovermi nella routine solo per avanzare. Non voglio il "più o meno", il "così è la vita", il "si deve", nulla che mi faccia gemere. Non voglio la ricetta sempre sana, l'insalatina incontaminata, il letto casto, il sesso vergine. Non voglio il sole tutto il giorno, la retta senza la minima curva, non voglio il nero liscio nè il bianco immacolato, non voglio la poesia perfetta nè l'ortografia illesa. Non voglio imparare soltanto dal professore, la pacca sulla schiena, il "vedrai che passa", la micro-soddisfazione, la minuscola euforia. Non voglio le labbra senza lingua, la lingua senza piacere, fuggire da ciò che spaventa, oppure assuefarmi a ciò che mi fa soffrire. Voglio ciò che non rientra nel regolare, quel che non si comprende nei manuali, quel che non accade nei copioni. Voglio la ruga bizzarra, la mano trascurata, la strada rischiosa, la pioggia, il vento, le unghie conficcate, l'animale dell'istante. Voglio ancora tentare quel che nessuno ha mai fatto, guardare l'imperdonabile, sperperare da folle le possibilità. Voglio soprattutto quel che mi spaventa, l'abisso in segreto, l'interno delle tue cosce, il modo in cui il sudore ti scorre al centro del petto, il modo impossibile in cui ti esprimi quando vieni.In questo libro c’è la realtà. E vi dirò di più, c’è tanta realtà, che almeno una storia sarà la vostra.