Tra musica e parole

Quello che credo


 Credi che non me ne sia accorto? Del tuo passo deciso, della tua finta indifferenza, dello sguardo buttato lì, tra l’obbligo e il piacere da nascondere. Del tuo buongiorno tirato. Cosa credi che sia cieco? Quando mi osservi di nascosto, lontano dagli altri, mentre muovi le tue mani alla ricerca di un foglio, mentre procuri un finto gesto. Casa credi che non lo sappia? Del tuo corpo che parla, della mente che dice di allontanarti ad ogni incrocio, alle gambe che si muovono verso di me, alle tue spalle che osservo fino a trovare l’anima. Delle espressioni del viso che dicono il contrario di quello che vorresti farmi credere, quando abbassi gli occhi come se fossi invisibile anche ai tuoi pensieri. Quando mi chiami “stupido”.  Sai cosa credo? Che mi desideri.
E tanto.