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Post N° 28


"IL PICCOLO PRINCIPE"     Antoine de Saint-ExupèryIl Libro si apre sul ricordo dell’autore di quando a sei anni decise di abbandonare una delle sue più grandi passioni, il disegno. Da quel momento, ci spiega, si interessò di aerei. Dopo questa breve prefazione, Exupèry inizia a raccontare il suo incontro, durante una disavventura con l’aereo nel deserto africano, con il Piccolo Principe. Da una frase inaspettata, quanto semplice “ Mi disegni, per favore, una pecora? “ ebbe inizio il loro rapporto. Il principe raccontò la sua storia spiegando da dove proveniva all’autore e intanto gli poneva curiose domande sulla vita sulla terra. Ad esempio “E’ vero che le pecore mangiano gli arbusti” oppure “ A cosa servono le spine sui fiori”. Domande legittime per lui, che era padrone di un piccolo pianeta nella galassia, dove possedeva una rosa per lui rara, tre vulcani e doveva difendersi dalla crescita di arbusti giganteschi, i  baobab. Nei suoi viaggi che compì per cercare un occupazione e per istruirsi, entrò in contatto con diversi personaggi, e ognuno si distingueva per una particolarità. Per primo incontrò un re che abituato a comandare (anche se sul suo pianeta era solo)lo accolse con “ecco un suddito”. Il principe, però, arrabbiato per questa sua arroganza e prepotenza, decise di abbandonarlo. Il secondo pianeta era abitato da un vanitoso che appena lo vide si affrettò a dire:- “Ah ecco la visita di un ammiratore”. Ma poiché quest’ultimo non sentiva altro che lodi se ne andò anche da qui. Seguì il pianeta dell’ubriacone, personaggio confuso che affermava di bere per dimenticare la vergogna di bere. Il Piccolo se ne partì subito perplesso. Seguirono altri strani pianeti abitati nell’ordine da un uomo d’affari, da un uomo che accendeva il suo lampione e dal vecchio geografo.Nel suo viaggiare fece anche la conoscenza di una volpe, che addomesticò per poterla riconoscere   ricordare e far sì che diventasse la sua unica e rara volpe.Quando era ormai passata una settimana il Principe dovette ritornare sul suo piccolo pianeta per prendersi cura dei suoi vulcani, ma soprattutto della sua rosa. Perché ciò avvenisse si fece mordere da un serpente sotto gli occhi di Exupèry. L’indomani il suo corpo non venne ritrovato in modo tale che ogni volta che l’autore guardasse le stelle si sentisse vicino al amico dai capelli dorati. RIFLESSIONE DI ALE:C'è poco da dire.Libro-favola bellissimo anche per i bambini, che in esso possono trovare belle e preziose immagini  senza capire che  dentro c'e' scritto qualcosa di grande e molto importante.Un qualcosa che è scritto per gli adulti - NOI ADULTI - che non sappiamo più essere bambini e che piangiamo quando qualcuno (come saint-exupery) ci costringe di nuovo ad esserlo.Uno dei  libri più belli che abbia mai letto.Un libro da fare leggere a tutti, SEMPRE, a scuola, a casa,magari anche prima di addormentare il proprio figlio...Mi sono emozionato  leggendolo, per la sua delicatezza e serietà nel descrivere la nostra vita combattuta dalle semplici speranze di gioia e la trascuratezza degli avidi adulti.Un bacio a tutti gli amanti dei libri!!! IL MIO VOTO A QUESTO LIBRO E' 9!!!PER VOI?