Tua Cyrano

Di solito alla sera


 
 Amo attendere la seraoltre la porta dei miei occhi…Increduli come bimbisi meravigliano ancoraal miracolo del tramonto!Attenderti fuori, sui gradini della sera,per vedere la tua gonna svolazzaretra file d’ombre e di passantimentre i tacchi tuoi velocirimbombano severi verso mecome un tamburo di guerra!Ed io combatto nella testa…ed ascolto l’odore lieve della serauscire da un fresco di lenzuolamentre le mani di mille ditati contano i pori come scanner…e, quasi fossi una chitarra,s’accordano con  il corpo tuo!Amo pensarti mia!Come il vento,come la sera, come il tramontosentire il centro della tua pelleimpollinare di muschio bianco le mie terre,e tutto questo, di solito la sera,mentre sorseggiamo tempi dimenticati.Calato il cielo,s’inabisseranno nuvole e ventoed il mare capovolgerà il respiroper corteggiare gelose stellelasciate a luccicare nei vuoti di ragione,oltre le tue gambe passeggere oltre i gradini della seraoltre ogni fantastica, stupida, magia! [poesia di Paolo Simoncini ~ bludìnotte 2005]