senza.peli

napoletani in viaggio


sono di origini partenopee ma non ce la faccio: certi napoletani fanno schifo. bastano 10 persone a rovinare e far perdere la faccia a 100. ero in treno questo weekend da maratea a napoli, di ritorno da una settimana di mare, prima di proseguire per roma. il treno era gelido e quei buontemponi di napoletani seduti dietro di me, erano una decina come dicevo, urlavano a squarciagola senza il minimo rispetto di quanti erano nel vagone a leggere, a distarre i propri figli, ad ascoltare il lettore mp3, ad ingannare il tempo durante le due ore e mezza di viaggio in cella frigo.si vantavano di non avere il biglietto, raccontavano della volta che uno di loro aveva picchiato il controllore, parlano delle luci del vagone che una volta avevano rubato. ad un certo punto sento puzza di fumo, assurdo, fumavano impunemente con il condizionatore al massimo e il fumo si è sparso immediatamente per tutto l'ambiente. loro ridevano, gridavano, battevano le mani, raccontavano di quando avevano fumato addirittura in aereo.davanti a me, napoletani: uno è un giovane medico del monaldi, la faccia da bravo ragazzo. io lo guardo e capisco che è indignato quanto me. un altro è un ragazzo con la borsa di una squadra di qualche sport. non dice niente per tutto il viaggio, il suo telefono ha la vibrazione e capisco che è napoletano dalla mezza parola che dice al cellulare chiedendo di sentirsi dopo per non disturbare. a fianco a me non so di dove sia l'uomo sulla 40-ina abbondante. forse gay, legge, fa la settimana enigmistica. e io mi chiedo se questa gente, civilmente normale, si domanda come me se napoli è questa gentaglia che purtroppo, confermo, anche se minoranza, guasta irrimediabilmente una città intera. non faccio dell'erba un sol fascio. oltre ad alcuni familiari conosco tantissimi napoletani che sono più civili dei finlandesi.. ma in finlandia di gentaglia (eufemismo) come quella di questo viaggio ce n'è uno su diecimila.. a napoli purtroppo non è così.