ancora pezzettini

In attesa della pioggia


Potrei giocare il gioco del miraggio.Come quando mi tolgo le lentine ed il mondo perde la sua forma e diventa minaccioso e io chiudo subito gli occhi perché dentro si sta meglio.Come oggi, che ogni angolo è minaccia perché il caldo è spaventoso.I contorni si sciolgono, la materia si strugge.Il tutto vuole assomigliare al nulla.Inutile,perché il nulla è un posto decisamente azzurro e questo tutto di oggi si traveste di un rosso scontatamente rosso inferno.Fa caldo. Fossi poeta questo oggi splenderebbe come un deserto pieno di miraggi. E invece solo appassisce come una città caotica e blasfema sotto il volgare assedio del calore.Vorrei poesia.Allungare le sillabe, i violini, le lucciole.Castellare castelli, temperare le matite intemperanti.Spensierarmi,ridicolare vorrei.Vorrei poesia a piccoli sorsi. Una pochezza.Ma fa caldo e non c'è verso.Oggi la leggerezza è sogno che non spunta.Il caldo è spietato. Ha le mani spietate e la lingua spietatamente appiccicosa.Che fastidio.Ovunque merletti di vapore e smog e malumore.Maledico chi ha filato questa maledetta rete.Afa. Umidità. Ovunque il torpore del gesto, del pensiero.Ovunque zombi.Che fastidio.Potrei giocare il gioco del miraggio, sgombrare la città. Renderla deserto ed il deserto popolarlo di vento e di freschezza.Una clessidra d'aria,ed io che plic plac mi annego nella voce breve del silenzio...Arde la città e potrei giocare il gioco del miraggioma non mi ricordo come si fa.
La musica ( ASSASSIN´S TANGO - JOHN POWELL- ) chiedo scusa domani risponderò ai gentilissimi commenti.Succede che,non so se l'avete capito.ma qui fa un caldo decisamente spietato...