SOFISMI RIDICOLI

Tra l'incudine e il martello

Tra l'incudine e il martello.

E' una terribile sensazione, mai provata prima.  Eppure adesso, mi ci ritrovo in mezzo. Anzi no, dentro.

Ne uscirò prima o poi, più poi che prima probabilmente. Ma ne uscirò, si lo voglio credere.

Tra l'incudine e il martello, si sta proprio scomodi...

Dei ritorni.

Tornai. Mestamente tornai.

Adesso č facile...

Non ho mai linkato video di canzoni, poesia et similia..

ma questa proprio, non potevo farne a meno...

A quel che sarebbe stato..

Lacrimosa est.

Lacrime amare, lacrime amare.

Lacrime acerbe.

Non ho voglia.

Non ho voglia di alzarmi dal letto, non ho voglia di andare a lavorare, non ho voglia di vedere gente, non ho voglia di sentire il telefono squillare, non ho voglia di sentire i soliti  "bla, bla, bla", non ho voglia di sentire i soliti discorsi di principio, non ho voglia di leggere falsità ed ipocrisia nella faccia della gente, non ho voglia di sentirmi dire che sono sempre e solo polemica perchè dico ciò che penso, non ho voglia di sentirmi dire che mi ergo a baluardo degli altri perchè ho le palle di giocare a viso scoperto, mentre gli altri si crogiolano nell'irresposabilità; non ho voglia di andare a chiarire con gente che è solo ignava, incapace di prendere decisioni per sè; non ho voglia di vedere immaturità e oblio nelle menti delle persone, non ho voglia di starvi a sentire.

Io non ho voglia di nulla e non perchè  io  non sia nè carne nè pesce, ma proprio perchè so ciò che sono, so ciò che non voglio.

Inetti.

Anzi di una cosa ho voglia, evaporare per un po' e lo farò.

Presto, prestissimo.