la furia dell'età

monofobia


monofobia: paura morbosa di una vita sessuale monogama, da cui consegue il bisogno compulsivo di tradire il proprio partner.la cosa che mi pesa di più è incredibilmente (e anche molto stupidamente) la mancanza del saluto della domenica mattina. per tanti anni, ogni domenica mattina, verso le 10 perchè sapeva che mi alzo sempre tardi, arrivava un sms, "ciao, amore. come stai?". a volte siamo andati avanti a messaggiarci fino all'una, con me che scrivevo durante il caffè, nel bagno, facendo i letti... e che mi nascondevo per tutta la casa per non farmi scoprire. quando i messaggi della domenica hanno cominciato a diradarsi, e poi a sparire del tutto, ho sentito che stava andandosene. non importa se ci eravamo scritti il giorno prima. il fatto che la domenica mattina, quando era rilassato, quando non era sceso nell'arena, quando aveva del tempo, pensasse a me, voleva dire che c'era anche con la testa, non solo col cuore.ora non mi saluta più, la domenica. e neanche gli altri giorni, se è per quello.non risponde, nè se lo messaggio, nè se gli  scrivo. io non gli telefono, non la voglio l'umiliazione di un telefono che squilla a vuoto sapendo che sta guardando il mio nome che è comparso.  perchè fa così non lo so.chiunque direbbe, svegliati! se non si fa sentire, è perchè di te gliene frega meno di niente. grazie, ci sono arrivata anch'io. non sono nata proprio ieri. anzi, ho avuto una vita così movimentata, che potrei aprire una scuola su come comportarsi con gli uomini.però da lui mi aspettavo un atteggiamento coraggioso, volevo, per quanto l'avevo idealizzato, che si comportasse da gentiluomo. capisco che non è facile dire, mi sono scocciato, non ho più niente da dirti, la mia vita ha preso un'altra direzione.... però me lo aspettavo.è solo che pensavo che con me sarebbe stato diverso. il fatto di non essere stati amanti ma solo "amici amorosi", di esserci stata sempre, di aver avuto la sua fiducia e la sua stima, che secondo me sono più importanti dell'affetto, mi faceva credere che saremmo invecchiati insieme, anche se a distanza. che quando avesse finito di correre la cavallina (è il monofobo per eccellenza), io ci sarei stata ancora per il suo bisogno di farsi ascoltare.l'avevo intrigato tanto che l'ho portato addirittura a farmi conoscere sua moglie.  il suo desiderio di confrontarsi con il suo omologo al femminile era indiscutibile.mi aveva sempre detto, per me quando una cosa finisce, è per sempre. non torno mai indietro. ma credevo ingenuamente di essere esclusa da questo assioma. una delle ultime volte che l'ho sentito, ha detto, non c'è vita nuova che mi possa tenere lontano dalla mia unica vera amica. come no.