leggende & castelli

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Nel castello di Bardi, fra lupi e cavalieri medievali
Molto tempo fa Bardi fu la capitale militare dello Stato dei Landi, battente moneta. Nell'898 gli Ungari, un'orda di guerrieri a cavallo originariamente proveniente dalla Siberia occidentale, invasero e terrorizzarono l'Italia. A causa loro furono costruiti in tutta fretta parecchi castelli, dove la popolazione avrebbe potuto trovare rifugio in caso di pericolo. Il castello di Bardi fu edificato su un alto sperone roccioso di diaspro rosso, con torri ciclopiche e tutta una serie di barriere frutto della più alta tecnologia militare dell'epoca. All'occorrenza, era in grado di contenere migliaia di persone con le loro masserizie e armenti: in pratica, l'intera popolazione vivente in quel periodo nelle valli del Taro e del Ceno.Divenne quindi una possente fortezza, anzi la più grande  e munita del Parmense e una delle più imprendibili d'Europa (sono 17 i Castelli dell'Associazione del Ducato di Parma e Piacenza, lo Stato voluto da papa Paolo III Farnese nel 1545, passato poi ai Borbone e infine a Maria Luigia d'Austria). Dalle mura del castello di Bardi, alte 25 metri, si dominano le selvagge montagne della Val Ceno ancora popolate di cinghiali, caprioli e lupi. Secondo la leggenda, da ben sei secoli accoglie a volte lo spettro di Moroello (di cui parliamo più avanti). In ogni caso l'antico maniero emana tutto il suo fascino già da dieci km di distanza, quando nelle belle giornate si percorre la strada che lo collega a Parma attraverso i boschi. Il castello è visitabile per la maggior parte dell'anno, con i suoi camminamenti di ronda, le torri, il ponte levatoio, il gigantesco mastio e le macchine da guerra, i vasti saloni, i magazzini, la ghiacciaia per la conservazione dei cibi, le segrete e l'enorme caverna interna che un tempo ospitava le scuderie principesche.Al suo interno vi sono inoltre il Museo della civiltà Valligiana, che in numerose stanze espone oggetti in uso nel secolo scorso, una sorta di Museo delle torture, in pratica le segrete in cui accaddero orribili fatti, e il meno inquietante Museo del Bracconaggio e delle Trappole (unico in Europa). Per finire, sono costantemente organizzate mostre, rassegne ed iniziative che richiamano un gran numero di persone. LiNk:http://www.lagazzettaweb.it