1 Straccio di Ironia

Mestieri


Giunti ad un certo punto della nostra vita dobbiamo fare i conti con il mondo del lavoro. Tutti ci chiediamo cosa vogliamo fare "da grandi". Io iniziai da piccolissimo a immaginare la mia professione. A 4 anni volevo fare l'astronauta, ma la mancanza di teoria attenuò e azzerò gli stimoli. A 5 anni intrapresi la via dell'acrobata. Saltazzi e capriolacce con doppio carpiato nel lettone, finchè un giorno non caddi come uno sputo a terra; prognosi: sangue dal naso, 2 bernoccoli in fronte e 4 sberle flambè da parte del mio orco-babbo. Il Circo, clown a parte, non era per me. A 6-7 anni volevo fare l'attore. Ma anche il presentatore di "Colpo Grosso"; noto programma CUL-turale, mi allettava come esperienza. Il bigottismo sfrenato e perverso di taluni parenti mi stroncò la carriera sul nascere. Mi fu vietata anche la visione di Drive-In!! Verso i 10 anni volevo fare il calciatore. Seriamente, anche perchè sconoscevo tutto il puttanaio di veline e passamaialine che ci sta dietro ai campioni di serie A. Qui ho avuto l'appoggio dei miei genitori. La colpa del fallimento fu solo mia. Ero una schiappa. Il re della panchina. Con la scuola media mi inoltravo alla pubertà. Le compagnette non mi erano più indifferenti. Anzi. Da qui ponderai l'idea di intraprendere il mestiere del porno-attore. Ma anche qui non trovai sostegno morale da parte dei miei familiari. Volevo correre in Formula Uno. Morì Senna e mi cagai in mano, pensando che forse era troppo rischioso come mestiere. Ma rischio a parte non capivo una mazza di motori e mio padre non mi aveva mai portato a girare sui Go-Kart stronzi a benzina. A 15 anni la crisi mistica sui mestieri era sempre più acuta. Facevo ragioneria. Indirizzo programmatore. Il Fantozzi del 2000!! Muratore. Troppo faticoso. In Campagna, idem CUM PATATE. Il falegname, troppe seghe mentali. L'idraulico, non ci ho mai capito un TUBO. Il Gigolò, ottimo; ma lavorerei pochissimo. Uff... Cosa farò da grande??Uhm... e se facessi lo Scrittore?..