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AAA Surplus militare vendesi-Astenersi perditempo e kamikaze


In breve, la storia e' questa: il Pentagono dismette armi, pezzi di ricambio eccetera, facendo vere e proprie aste (surplus auctions). Surplus vuol dire che ne han troppe; si vede che li' vendono a buon peso, tanto paga il contribuente, e si arricchiscono gli amici degli amici. I clienti? Il fior fiore dei faccendieri e trafficanti di armi mondiali. Ad esempio un tizio pakistano, gia' condannato per esportazione di pezzi di missili all'Iran, appena uscito di prigione ha comprato pezzi di elicottero da una azienda che li aveva presi all'asta; destinazione... Iran. Un altro caso: mediatori pregiudicati sempre per l'Iran comprano pezzi di Tomcat, ma la Dogana li becca, e li rimanda (i pezzi) al Pentagono. Il Pentagono che fa? Li rivende, no?! Con le etichette della Dogana ancora appiccicate, ad un altro mediatore... in odore di Iran!! Sembra una trama da Scaramellik o da film di Toto'? Possibile, coi miliardi che spendono in "intelligence"? Falsa informazione da dare in pasto all'opinione pubblica per coprire doppi-tripli-quadrupli giochi e fanta-strategie militari? O solo gretta avidita', "business as usual"? E che dite, glie l'hanno gia' venduta ad Ahmadinejad un'atomichina come nuova, con una semplice triangolazione fra onesti commercianti? Cosi' si puo' bombardarli subito, ed il "surplus" siamo sicuri che venga ben utilizzato da genuini criminali democratici occidentali cristiani. Tratto da "Catena San Libero" curata daRiccardo Oriolesdi Matteo Toniato www.criticamente.it 12 marzo 2007