La notizia nascosta

Stazione birra, almeno sapessero cos'è....


E' impressionante l'impatto visivo di un locale come stazione birra ad Anagnina a Roma, strutturato su due piani con i balconcini illuminati da lampade retrò, ed un enorme palco sopraelevato al piano terra dove qualsiasi musicista vorrebbe suonare.Le casse per la diffusione della musica nell'ambiente enorme sono degne di quelle da concerto, e per ogni strumentista sul palco c'è a disposizione un proprio monitor.Unica pecca però è la ristorazione, l'incompetenza dei camerieri e la birra...In un locale che si chiama stazione birra, dove la produzione di birra è autonoma ci si aspetta che almeno ne capiscano qualcosa a riguardo, invece la delusione arriva presto.Mi siedo al tavolo ed ordino una pinta di weizen di loro produzione, ma al primo sorso mi accorgo subito dell'elevata acidità, chiamo il cameriere per comunicargli il triste evento e lui senza nemmeno assaggiarla mi risponde: <<è normale, il sapore della weiz è così>>.E' da quindici anni circa che bevo birre weizen, da quando un mio collega appassionato di birra mi ha portato sulla via della degustazione, da allora insieme ad altri amici abbiamo girato tutti i pub della Campania, provando birre di ogni genere e provenienza e troppe volte mi sono sentito rispondere da un cameriere incompetente che la weiz ha proprio quel sapore.Quasi sempre il cameriere ha informato il proprietario che assaggiando la birra ci ha dato ragione, cambiando una volta anche cinque fusti per trovarne una non inacidita.Perché ogni appassionato di birra o gestore di birreria, ogni fabbricante dovrebbe sapere che è difficile conservare una weiz bier, che quando viene aperta e non bevuta inacidisce, che se il fusto viene messo al caldo o sotto il sole durante il trasporto subito la birra diventa cattiva.Allora mettersi a produrre una weiz se non si ha la più pallida idea di cosa si sta facendo? Perchè non istruire i camerieri in merito, perchè dimenticarsi che il cliente ha sempre ragione e che in fondo basta provare a fidarsi qualche volta invece di intestardirsi stupidamente volendo ottenere ragione.In questo modo non si fa altro che perdere un potenziale buon cliente e con lui tutti quelli che avrebbe poi indirizzato in quel locale se la birra ed il servizio fossero stati degni di nota.Ma si sa, che ognuno è libero di gestire le cose a modo proprio, e forse, dato l'esiguo numero di appassionati di birra rispetto a chi va in un locale per bere qualcosa a caso che nemmeno sa distinguere, la scelta giusta è quella di trascurare la qualità dei prodotti serviti e la scelta del personale qualificato.Alla fine della serata, senza che l'avessimo chiesto ci è stato presentato il conto, durante il concerto, al buio, con alcune portate mai serviteci e le birre lasciate intatte ed acide sul tavolo...Come tanti altri locali qui a Roma, anche questo passerà nella lista nera di quei locali dove non ha nessuna importanza la soddisfazione del cliente e la qualità dell'offerta ma soltanto il numero elevato di persone che un pò di buona pubblicità riescono a fare in una città tanto grande come Roma...Sarebbe furbo se cambiassero nome, eliminando quella scritta "birra", perché di certo non le rendono onore.